COMUNICATO STAMPA
PRIMA PRESENTAZIONE NAZIONALE A GALATONE (LECCE)
Associazione A Levante in collaborazione con Il Piccolo Principe
mce con il Patrocinio Comune di Galatone assessorato alla Cultura e alla
Pubblica Istruzione, Regione Puglia Assessorato Industria Turistica e
Culturale - Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali
CONTRADA CAPPUCCINI di Ercole Ugo D’Andrea
L’Opera e le Testimonianze
edito da i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
A cura di Marilena Cataldini, Luigina De Prezzo, Mariarosaria
Filieri, Teresa Musca, Giovanni Santi, Associazione «A Levante spazi per
la ricerca, l’arte, la memoria, il territorio» di Galatone (Lecce)
Venerdì 4 ottobre 2019 ore 18,30 Sala conferenze Palazzo Marchesale
Piazza SS.mo Crocifisso - Galatone Lecce
PresentaGiuseppe Resta Scrittore. Sono previsti i saluti istituzionalidel Dott. Flavio Filoni Sindaco
Intervengono Daniela Colazzo Assessore alla Pubblica Istruzione,
Simone Giorgino Coordinatore Centro di Ricerca PENS Poesia Contemporanea
e Nuove Scritture, Università del Salento, Mauro Marino del Fondo Verri
Lecce,Stefano Donno Editore de i Quaderni del Bardo iQdB
STAGIONI E L’INFANZIA
Primavera era la prima / comunione dei mandorli: / ricordo la
contrada, sulla terra. / Tutta l’estate il lungo / richiamo della madre /
dietro l’arcobaleno. / Un saio grigio, l’autunno: / s’affacciava alle
soglie, / i sandali di vento; / si prendeva le quattro / noci dei nostri
sogni / bruni, vi metteva / (per l’inverno) cappucci / di neve. (da La
bruna sorella di Ercole Ugo D’Andrea, Rebellato, 1966.)
Gli affetti, l’infanzia, i giochi, i viaggi, le stagioni, la casa, la
contrada, la strada, gli orti, la chiesa, sono solo alcuni dei luoghi
che hanno fatto fiorire la poesia di Ercole Ugo D’Andrea e, nello stesso
tempo, ne conservano la memoria. Il paese, in cui il poeta è nato e
vissuto, è lo spazio prezioso, forte legame con la sua poesia,
espressione, voce, colore ed eco di un particolare e non comune sentire.
Galatone stessa diviene quindi testimonianza di una poesia che
racchiude, custodisce e tramanda nel tempo gli aspetti più significativi
di un letterato e poeta. Nel 2018, alcuni soci delle associazioni di
Galatone «A Levante» e «Il Piccolo Principe MCE», rileggendo Contrada
Cappuccini, rara opera di prosa in una vasta produzione poetica, che
rievoca l’infanzia e le relazioni con le persone e con l’ambiente del
Poeta, hanno ritenuto di approfondire anche filologicamente il testo.
Sono stati coinvolti da una parte il regista e attore Salvatore Della
Villa con la sua arte teatrale e dall’altra il musicista Gianluigi
Antonaci con le sue originali composizioni sonore, che hanno ridato
vita, voce, colore ed atmosfere evocative al testo, impreziosito da
immagini e poesie. Il concerto è stato presentato il 9 luglio 2018 sul
Sagrato della Chiesa dei Cappuccini, proprio nel luogo d’infanzia di
Ercole Ugo D’Andrea. La serata è stata arricchita da appassionate
testimonianze di persone particolarmente vicine al Poeta, che ne hanno
restituito anche l’umanità. Ci è sembrato opportuno che questo
patrimonio di emozioni venisse conservato in una pubblicazione insieme
alla riedizione dell’Opera così come era apparsa in nove puntate, su «La
Tribuna del Salento», dal febbraio 1966 al febbraio 1967, riscuotendo
già allora consensi di critica e di pubblico. In realtà, nel 2003,
postumo, usciva in pochissime copie, Contrada Cappuccini, volumetto
edito Panico, grazie a Vittorio Zacchino. La presente pubblicazione
racchiude due sezioni, l’Opera e le Testimonianze e non vuole essere
solo un testo critico, in quanto contiene anche scritture di persone che
hanno conosciuto il Poeta e ne hanno condiviso il valore umano e
letterario. Le Testimonianze raccolgono i contributi di Silvio Ramat,
Walter Vergallo, Elio Ria, Antonio Errico, Luciano Provenzano, Arrigo
Colombo, Giulia Santi, Roberta Caiffa, Mariarosaria Filieri, Marilena
Cataldini, e quelli della sorella Rita D’Andrea, dei nipoti Elena e
Antonio Calò, del caro amico di lunga data Giorgio Contese, compagno di
scorribande e di giochi d’infanzia, e di Anna Hofbauer, figlia di
Ginella Rolli, amica del Poeta con la quale egli aveva un serrato
dialogo intellettuale. Ci sono inoltre gli interventi di Stefano Zuccalà
e di Francesco Rizzo, gli ultimi due giovani poeti che l’hanno
frequentato. (dalla PREFAZIONE di Marilena Cataldini, Luigina De Prezzo,
Mariarosaria Filieri, Teresa Musca, Giovanni Santi)
Ercole Ugo D’Andrea è nato a Galatone (LE) il 26 giugno del 1937,
dove pure è morto l’8 agosto del 2002 all’età di 65 anni. I genitori
erano maestri elementari ed era il secondo di tre figli: Rita, più
grande, e il fratello Aurelio. È stato docente di materie letterarie
insegnando nelle scuole della sua cittadina natale.
Numerose sono le opere poetiche edite dal nostro autore. Qui ne
menzioniamo alcune fra quelle che lui stesso amava indicare nei risvolti
di copertina dei suoi testi: Spazio domestico (Padova, Rebellato,
1967), Ozi, negozi e Nuove poesie (Firenze, Vallecchi,1973), La
confettiera di Sèvres (Manduria, Lacaita,1989) dallo stesso ritenuta sua
opera più importante, Fra grata e gelsomino (Milano, Garzanti, 1990),
Il bosco di melograni (Firenze, Passigli, 1996), L’orto dei ribes di
corallo (Manduria, Lacaita,1999), Scardanelli (Firenze, Passigli, 1999)
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