Comunicato stampa
Zanoni, Bigon e Salemi (PD): “Parco della Lessinia, no al Pdl della Lega che ne diminuisce del 20% la superficie protetta. È una proposta dannosa per il territorio”
Venezia, 10 ottobre 2019
“Nella
regione con il maggior incremento di consumo di suolo d’Italia, si
vuole ancora tagliare le aree dei parchi. Il Pdl leghista sulla
Lessinia, a prima firma Montagnoli, è dannoso e va assolutamente
respinto. Occorre proteggere di più il nostro ambiente, non ridurre le
tutele”. È quanto chiedono i consiglieri del Partito Democratico Andrea
Zanoni, Anna Maria Bigon e Orietta Salemi, che si schierano contro la
nuova perimetrazione e zonizzazione del Parco, già illustrata in Seconda
commissione, di cui è vicepresidente lo stesso Zanoni. “Nell’era della
sparizione di superfici enormi di foresta, dall’Amazzonia alla Siberia
passando per l’Africa, dei 28.000 ettari di bosco rasi al suolo in
Veneto dall’uragano Vaia, del consumo suolo e dei cambiamenti climatici,
si dovrebbe agire in modo opposto rispetto a quello della Lega”.
“Si
tratta di modifiche rischiose - continuano Zanoni, Bigon e Salemi -
anziché aumentare le tutele, rimpiccioliamo il Parco della Lessinia
eliminando i vaj. Inoltre vengono cancellate anche alcune vaste aree di
collegamento, ricchissime di biodiversità, tra i vaj e gli alti pascoli
della Lessinia, con una riduzione di circa il 20% della superficie
complessiva. Il parco non è solo vincolo è anche opportunità per
turismo, economia locale, nuove professioni se ben gestito. Diminuire la
superficie significa mettere a rischio i finanziamenti. Questo deve
essere detto chiaro agli amministratori locali perché non sono in ballo
solo i confini. Qualcuno ha fatto una stima della riduzione dei
finanziamenti a seguito delle modifiche proposte? Per sfruttare al
massimo le opportunità, occorre che il territorio sia protagonista.
Invece, dopo anni di commissariamento, con la recente legge sui parchi
si sono peggiorate le cose aumentando a dismisura i poteri del
presidente della Regione e cancellando dalla Consulta del Parco diverse
associazioni. E il Pdl Montagnoli può rappresentare il colpo di grazia”,
avvertono i tre consiglieri.
“Due
anni fa - conclude Zanoni - ho avuto modo di visitare il Parco
accompagnato dai responsabili in occasione della visita della IV
Commissione, un territorio da difendere e tutelare coi denti, un Parco
ben gestito dove sono arrivati grazie all’impegno e professionalità
diversi fondi dalla Regione ma soprattutto dall’Unione Europea
utilizzati nei diversi comuni del Parco. Ricordo che la superficie delle
aree protette in Veneto è, in percentuale, la metà della media
nazionale. Un’amministrazione lungimirante dovrebbe ampliarle,
consentendo a i nuovi residenti di godere di queste opportunità, altro
che ridurle!”.
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