sabato 21 settembre 2019

MILANO PRESIDIO NAZIONALE CONTRO LA CACCIA

MEDIA ALERT
COMUNICATO STAMPA

MILANO PRESIDIO NAZIONALE CONTRO LA CACCIA 

Sabato 21 settembre dalle 14.30 alle 17.00 al presidio organizzato da LAC contro la caccia a Milano in piazza Duca d'Aosta/Palazzo Pirelli Lac Leal, Lav, Enpa, Cabs,  Lipu, Wwf con altri movimenti animalisti CONSEGNANO LA MAGLIA NERA ALLA LOMBARDIA PER LA DEREGULATION VENATORIA.


Il presidio *scenografico* si svolgerà grazie ad una "massa critica" che si muoverà nella piazza in un grande cerchio, simbolo di tutti coloro che, uniti in difesa degli animali, grideranno il loro no alla caccia. Durante il presidio ci saranno tre flash mob.
VERGOGNOSA LOMBARDIA: La Regione Lombardia vince quest’anno la “maglia nera” per la deregulation venatoria in Italia.
Il calendario venatorio lombardo è stato emanato illegittimamente con una legge e non un atto amministrativo, espediente che impedisce un qualsiasi ricorso diretto al Tar.
Inoltre, questo calendario è stato approvato nel lontano 2004 e sta andando avanti ad libitum. 
Non esiste neanche un piano faunistico venatorio, strumento obbligatorio per legge, necessario per una gestione faunistica su base regionale.
Come se questo non fosse sufficiente, malgrado la caccia inizi la terza domenica di settembre, anche quest’anno si assiste all'apertura anticipata a Brescia, con grave danno (e disturbo per tutti gli animali selvatici e le attività turistiche ancora in atto. Non si è raggiunto il fondo nemmeno con la consueta deroga allo storno, che infatti partirà dall' 1 settembre. Un altro regalo ai soliti privilegiati che potranno metter mano al fucile.
Dove però la Regione Lombardia ha dato il peggio di sé quest'anno, la vera aberrazione giuridica e scientifica, è stata la riapertura degli enormi impianti (roccoli) per la cattura di uccelli selvatici, da regalare poi ai cacciatori come richiami vivi.
Negli infiniti tentativi di azzerare le convenzioni europee sulla tutela della fauna e le competenze dello Stato, la giunta regionale, con una delibera, riapre 24 luoghi dell’orrore a Brescia, Bergamo e Lecco per imprigionare ufficialmente 12.700 tra merli, tordi bottaccio, tordi sassello e cesene.

Ufficio Stampa presente 
Silvia Premoli Animal Press 
cell 3280440635

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