domenica 29 luglio 2018

Rassegna Stampa del 29/07/2018 Aggiornamento

- Di Maio: “Cencelli sulle nomine? Premiate le competenze. Reddito cittadinanza e flat tax emergenze da realizzare subito”.
Il vicepremier e ministro intervistato dal Corriere parla anche di Tav e Tap: l'alta velocità ferroviaria "va ridiscussa e in caso di revisione non ci sono penali", sul gasdotto "bisogna parlare con il sindaco di Melendugno e con i cittadini". Sul Decreto dignità "campagna di fake news. Gli imprenditori aspettino il testo finale, in arrivo incentivi per stabilizzare anche gli over 35". Le stime Inps sui contratti a rischio? "Più da sfera di cristallo che dato reale".

- Siria, viaggio al termine della guerra: sette anni di distruzione raccontati dai religiosi cristiani di Damasco e Aleppo.
Ospitiamo il racconto inedito del reporter indipendente Giorgio Fornoni: tra macerie e devastazione, la contro narrazione del conflitto fatta da frati, suore e alti prelati che hanno vissuto bombardamenti e barbarie per un lustro e mezzo. E che ora dicono: "Assad è stato la salvezza nostra e del popolo siriano".

- Terremoto Indonesia, almeno 12 morti e 40 feriti. Scossa di magnitudo 6.4 con epicentro nell’isola di Lombok.
"Crediamo che il numero delle persone coinvolte possa aumentare. Non abbiamo ancora dati certi", ha spiegato un portavoce della Indonesian disaster mitigation agency, Sutopo Purwo Nugroho.

- No Tav, raduno a Venaus: “Non abbiamo governi amici. 5 stelle? Hanno promesso, ma ora ci sentiamo traditi”.
“Il movimento No Tav non ha mai avuto governi amici”. Al Festival Alta Felicità di Venaus, la quattro giorni di musica e cultura organizzata dal movimento contro la grande opera, gli attivisti restano scettici sulle polemiche tra Lega e M5s sul tema Tav. “Finché non vedo non credo – racconta Gianna mentre è impegnata nello stand dei Fornelli in Lotta – anche perché non solo di No Tav si vive, basta vedere le politiche in tema di migranti.

- Banca Carige, istituto allo sbando in attesa dei nuovi vertici. E nel vuoto di potere i conti rischiano di peggiorare.
L'ad Fiorentino ha rivelato che a novembre 2017 ci fu la corsa agli sportelli per ritirare i depositi da parte dei clienti, turbati dall'incertezza sul consorzio di garanzia che doveva assistere l'ultimo aumento di capitale. C’è da chiedersi cosa potrà accadere nei prossimi due mesi, tra tempesta giudiziaria e guerra quotidiana tra il primo socio Malacalza e il numero uno.

Nessun commento:

Posta un commento