domenica 29 luglio 2018

Rassegna Stampa del 29/07/2018

- Palermo, ferito migrante: “Sporco negro”. Razzismo: otto attacchi da giugno. Salvini: “L’allarme è un’invenzione della sinistra”.
E' accaduto a Partinico, nel palermitano, dove un 19enne senegalese richiedente asilo, che lavora come cameriere in un bar di piazza Caterina, è stato aggredito da un gruppo di ragazzi che gli hanno procurato ferite al labbro e alle orecchie. Dopo bracciante ucciso a Vibo Valentia il 3 giugno, episodi si sono verificati a Roma, Vicenza, Caserta, Latina e Forlì. Ma il ministro dell'Interno minimizza: "La pazienza degli italiani è quasi finita".

- Mantova, petizione di cittadini ferma il rimpatrio di un immigrato e il sindaco leghista dà parere favorevole.
Fassar Marcel Ndiaye, senegalese, ha saputo farsi voler bene da tutta la comunità. Impegnato nel volontariato, assiste gli anziani e dà una mano in parrocchia. Per domani in suo onore il paese ha organizzato una grande festa.

- Preti pedofili, Papa Francesco toglie la porpora al cardinal Theodore McCarrick.
Non succedeva dal 1927. Già nel 2015 Bergoglio aveva privato il “cardinale molestatore” Keith Michael Patrick O’Brien, arcivescovo emerito di Saint Andrews and Edinburgh, dei diritti e delle prerogative del cardinalato. Ma O’Brien, scomparso recentemente, era rimasto comunque cardinale, seppure solo formalmente.

- Tav, Chiamparino: “Se c’è lo stop pronto a indire referendum”. Centrodestra plaude Cgil: “Opera indispensabile, no al blocco”.
In un'intervista a La Repubblica il presidente della Regione Piemonte, esponente del Partito Democratico, promette battaglia contro l'idea di accantonare il progetto. Napoli (Forza Italia): "Giusto, si pronuncino i cittadini". Montaruli (Fdi): "Convochi subito la consultazione". Meloni: "E' un'idea mia". Anche il sindacato contro il blocco dei lavori. Corteo raggiunge il cantiere: denunciati 20 manifestanti.

- Trattativa, la Falange armata e i servizi segreti deviati. I giudici: “Ravvisabili gli indizi di concorso nelle stragi mafiose”.
Nelle motivazioni della sentenza sulla trattativa Stato-mafia, vero romanzo criminale degli ultimi 30 anni della storia di Italia, e nell'anno in cui sono caduti i 25 anni delle stragi del 1993 troviamo un intero capitolo, il numero 34, dedicato all'oscura sigla criminale che nei primi anni Novanta rivendicava ogni singolo fatto di sangue che sconvolgeva il paese.

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