giovedì 6 dicembre 2018

FERMALI CON UNA FIRMA! PROSEGUE CON SUCCESSO LA RACCOLTA FIRME PER LA MODIFICA COSTITUZIONALE A TUTELA DEL BENESSERE ANIMALE

COMUNICATO STAMPA LEAL
 
FERMALI CON UNA FIRMA! PROSEGUE CON SUCCESSO LA RACCOLTA FIRME  PER LA MODIFICA COSTITUZIONALE A TUTELA DEL BENESSERE ANIMALE
 
Sono migliaia in Italia gli animali di ogni specie che quotidianamente vengono maltrattati, torturati e uccisi. Le cronache non sempre riportano questi reati perché vengono considerati reati minori o perché sono reati sommersi.Anche quanto i colpevoli sono individuati, denunciati e vanno a sentenza le pene sono sempre esigue rispetto alla oggettiva gravità e alla crudeltà del reato commesso nei confronti di un essere vivente e senziente. Tutto questo avviene perché se nel nostro Codice Civile ci sono leggi che tutelano gli animali questa TUTELA non è contemplata nella Costituzione. Per questo lo scorso 12 settembre LEAL ha depositato in Corte di Cassazione a Roma una proposta di revisione costituzionale di iniziativa popolare per integrare l’art. 117 che già contempla la tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali con la tutela del benessere animale.Come spiega l’avvocato David Zanforlini legale di LEAL: “Verrà avanzata ai sensi dell’art. 71, II° c., Cost. e della L. 25\05\1975 n. 352 e succ. modifiche; e nello specifico all’art. 117, II° c., lett. S della Cost. dopo ‘tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali’ andrà aggiunta la frase ‘e del benessere animale’. Questo perché manca completamente nella nostra Costituzione un preciso diritto a tutela del benessere animale, peraltro già previsto dal Trattato di Funzionamento dell'Unione Europea. Questo vuoto normativo impedisce in concreto quella riforma delle norme penali ed amministrative vigenti che sempre più cittadini richiedono a gran voce, riforma che resta bloccata dalle norme ora in vigore che considerano gli animali semplici cose.
Gian Marco Prampolini, presidente LEAL, sottolinea: “Gli italiani ritengono che gli animali non siano oggetti e che la loro tutela non possa essere solo quella a difesa della proprietà o del sentimento umano per gli animali, ma che si debba tutelare il loro diritto a non essere uccisi crudelmente o maltrattati. Una integrazione che ci auguriamo venga accolta in modo da permettere ai giudicanti di applicare pene più severe nei casi di maltrattamento animale appellandosi al nuovo diritto che la Costituzione riconoscerebbe in capo a loro”.
La raccolta firme, che vedrà la sua conclusione il 2 aprile 2019 prosegue con determinazione e con sempre più consensi per raggiungere le 50 mila firme necessarie.
Le sezioni LEAL sono attive nelle città di appartenenza per raccogliere le firme e sensibilizzare i cittadini su questa importante integrazione Inoltre è già possibile firmare in Municipio in tanti Comuni italiani elencati sul sito LEAL (www.leal.it) e sui social, mentre stiamo estendendo questa possibilità a centinaia di Comuni in ogni regione italiana.
La proposta LEAL il 21 ottobre è approdata anche in Comune a Milano dove è stata presentata dal consigliere M5S Simone Sollazzo ai colleghi in fase di dibattito libero.
LEAL si dedica da sempre alla questione dei diritti degli animali e patrocina il “Rapporto sul maltrattamento animale in Italia 2017” (http://www.leal.it/RAPPORTO-MALTRATTAMENTO-ANIMALE-2017-new.pdf) che raccoglie in più di mille pagine i reati emersi perpetrati nei confronti di ogni specie animale suddivisi per tipo di reato e regione, precisando se il colpevole è stato denunciato e se c’è stata una condanna. Il rapporto è stato pensato e redatto per divulgare l’entità dei casi di reato verso gli animali affinché tutti ci si possa impegnare ad ottenere le necessarie modifiche di legge, per contrastarli e punire chi li commette.
Contestualmente, a sostegno di questo importante progetto, LEAL ha lanciato sui social la campagna di sensibilizzazione “Maltrattare un animale è un reato: denuncia la violenza!” (http://www.leal.it/campagna-di-sensibilizzazione-leal-maltrattare-un-animale-e-un-reato-denuncia-la-violenza/)
Ufficio Stampa
Silvia Premoli
mob. 328 044 0635
animalpress@animalpress.it

Nessun commento:

Posta un commento