COMUNICATO
STAMPA
Comune
di Milano - Municipio 6
Fondazione
Gaber
Casa
delle Arti Spazio Alda Merini
SABATO
3 NOVEMBRE 2018, ORE 18:30 presentano
"IMPEGNO
e DISINCANTO" di Annibale Gagliani edito da I Quaderni del Bardo Edizioni
di Stefano Donno
Casa
delle Arti - Spazio Alda Merini (via Magolfa 32 - MILANO)
Ospite
Paolo Dal Bon (Presidente Fondazione Gaber) , introduce Diana Battaggia, modera
Stefano Donno editore de I Quaderni del Bardo Edizioni). Incursioni musicali e
poetiche a cura di Federico Montefusco e
Chiara Evangelista.
Con il Patrocinio del
Comune di Milano Municipio 6, Fondazione
Gaber, Casa delle Arti Spazio Alda Merini SABATO 3 NOVEMBRE 2018, ORE 18:30 ci
sarà la presentazione del saggio "IMPEGNO
e DISINCANTO" di Annibale Gagliani edito da I Quaderni del Bardo Edizioni
di Stefano Donno nella Casa delle Arti - Spazio Alda Merini (via Magolfa 32 -
MILANO). Ospite Paolo Dal Bon (Presidente Fondazione Gaber) , introduce Diana
Battaggia, modera Stefano Donno editore de I Quaderni del Bardo Edizioni).
Incursioni musicali e poetiche a cura di Federico Montefusco Chiara
Evangelista.
CON LA
PREFAZIONE DI MARCELLO APRILE, PROFESSORE ORDINARIO DI LINGUISTICA ITALIANA
DELL’UNIVERSITÀ DEL SALENTO E RESPONSABILE DELLA LETTERA “D” DEL DIZIONARIO ETIMOLOGICO
“LEI”
Esce in questi giorni il libro di Annibale
Gagliani, «Impegno e disincanto in Pasolini, De André, Gaber e R. Gaetano», i
Quaderni del Bardo edizioni di Stefano Donno. Quattro fuoriclasse del nostro Novecento:
un professore, un filosofo e due poeti. In un frangente storico di profonda
povertà valoriale e artistica, essi ci indicano la strada verso l’Umanesimo
Nuovo, analizzando emozionalmente e asetticamente gli ultimi centosessant’anni
d’Italia e del mondo Occidentale (bilaterale). I Quattro emanano una luce
invincibile, in grado di penetrare nelle tenebre contemporanee che svuotano
progressivamente l’individuo. La loro arte è disincanto allo stato puro:
poesia, prosa, cinema, teatro e musica: le armi più potenti per sfuggire
all’omologazione socioculturale del Duemila. Il 68 è un grosso inganno, le mode
del mercato sono letali, la mancanza di sensibilità civile sempre più evidente.
In questo viaggio disincantato, eseguito attraverso i testi, le fonti e le
testimonianze più vicine agli artisti, si può rivoluzionare se stessi,
abbracciando umanamente le incommensurabili profezie.
Per Gagliani la scelta di
affidarsi a questi Quattro a-topos della parola, del silenzio e del suono non è
casuale: «Essi sono i più attuali che
la nostra cultura contemporanea abbia sfornato e lo saranno per sempre, come
accade ai più grandi. Sono visionari, sensibili ed estremamente innovativi.
Tutto l’opposto del 99% degli pseudo-artisti che navigano in mainstream oggi. Quest’ultimi
narrano il falso: i tatuaggi, il look alla moda e l’aria dannata li fa sembrare
all’avanguardia, invece sono obsoleti dentro. I veri narratori della nostra
epoca e del prossimo trentennio sono PPP, FDA, GG e RG».
Come afferma Paolo Dal Bon –
presidente della Fondazione Giorgio Gaber – all’interno del saggio, «Essi hanno “un’intatta percezione del dolore”. Sono
tutti e quattro intellettuali degli ultimi, narratori delle ingiustizie terrene
verso i più deboli e osservatori delle grandi contraddizioni dell’uomo
contemporaneo».
I Quattro Profeti hanno in
comune la letteratura di formazione e le battaglie combattute, contaminandosi a
vicenda indirettamente. Pasolini ha profondamente ispirato, soprattutto con i
suoi Scritti Corsari, Faber, Gaber e
Rino Gaetano. De André e Gaber sono gli artisti di punta del Sessantotto e si
sono ritrovati ad avere una determinante amicizia in comune: Luigi Tenco, che
ha collaborato con tutti e due e dopo la sua morte ha cambiato la vita a
entrambi. Riguardo Rino Gaetano, è cresciuto leggendo Pasolini, ascoltando De
André e guardando Gaber a teatro.
In estrema sintesi, un
professore delle arti, PPP, un poeta tradizionale aperto al futuro, FDA, un
vero filosofo, GG, un poeta fantascientifico che stazionava già nel futuro, RG,
hanno scelto la strada più ardua, non violentando loro stessi ed esprimendo
un’arte di fortissimo impegno e disincanto sociale. Venivano criticati dagli
“intellettuali” del potere, dalla gente frivola che ghettizzava i loro testi
per evidenti deficit di sensibilità. Uniti, tutti e quattro, sono invincibili.
Diventano un’arma dolcissima in grado di colpire e migliorare una generazione, quella
dell’autore. Gagliani spiega le intenzioni del suo lavoro: «Se il saggio verrà letto da tanti giovani, magari si
accenderà la curiosità di ascoltare con spirito nuovo i cantautori che cito,
omaggiando di conseguenza l’opera totale di Pasolini. Allora sì, questo viaggio
avrà un senso. Allora sì, ne sarà valsa la pena».
«Il
primo libro di Annibale Gagliani è lo sviluppo di un traguardo personale
importante, lungamente pensato, sviluppato, limato, articolato negli anni
precedenti, in cui l’autore ha esercitato una pazienza non comune ed è andato
alla ricerca di fonti e interpretazioni che spesso sono testimoniali e di prima
mano […]. Quando si ha a che fare con quattro icone riconosciute della cultura
alta e popolare dell’Italia contemporanea non è facile dire qualcosa di nuovo,
o anche semplicemente non è scontato evitare di scrivere quattro profili
staccati e avulsi, estranei tra loro, tanti quanti sono gli artisti (tutti
Maestri della parola, tre su quattro anche del suono) che l’autore ha
illustrato in questo libro. Ne è venuto fuori un percorso duro, compatto,
radicale; un insieme in cui appare chiaro, nelle persino ovvie diversità di
espressioni, temi, percorsi (anche politici), epoche, che cosa unisce Pier
Paolo Pasolini, Fabrizio De André, Giorgio Gaber e Rino Gaetano. Com’è giusto,
Annibale Gagliani salta sulle differenze e nota affinità mai venute fuori
prima, che però sono lì, pronte per essere scoperte».
(Dalla prefazione di «Impegno e disincanto in
Pasolini, De André, Gaber e R. Gaetano», curata dal Prof. Marcello Aprile)
Annibale
Gagliani nasce a Mesagne (BR) il 4 ottobre del 1992. Si laurea con lode in
Lettere Moderne all’Università del Salento, dopo aver discusso una tesi sul
linguaggio disincantato. È tra i vincitori della seconda edizione del Master in
Giornalismo 3.0 di Nuovevoci Network, a Napoli. Comincia il suo sentiero
narrativo ricevendo il premio della critica alla terza edizione del concorso
letterario nazionale “Fuori dal cassetto”, per un racconto dedicato ai
lavoratori dell’ILVA, “La vita è un viaggio favoloso”. Nel 2013 instaura una
collaborazione con l’amministrazione del comune di San Donaci (BR) e diviene
responsabile del laboratorio urbano “Officine Creative”, promotore della
cultura di strada. Nel 2014 costruisce e organizza, assieme al Professore
Marcello Aprile, la rassegna universitaria di seminari rivoluzionari, “Cafè
Barocco Revolution”, che registra cinque edizioni. Nel 2015 lavora come
reporter per la web tv d’Ateneo dell’Università del Salento, The Box Tv. Alla
fine dello stesso anno si distingue come narratore al Workshop giornalistico di
Sportitalia, a Milano. Nel 2016 diventa responsabile della sezione culturale di
«Leccecronaca.it»,
dove racconta vizi e virtù del Tacco d’Italia. Alla fine del 2016 avvia una
collaborazione con «Rompipallone.it», curando
una rubrica video che fonde l’arte al calcio: “L’arte del gusto calcistico”.
Nello stesso periodo è corrispondente di Radio Dimensione Italia per il calcio
internazionale, editorialista di punta per «Sport in Condotta» e ospite
della trasmissione leccese Piazza Giallorossa. Dal 2017 collabora con il «Nuovo
Quotidiano di Puglia», raccontando l’ardente cronaca della provincia
di Brindisi. Da gennaio 2018 narra di letteratura e politica per la rivista
romana «L’Intellettuale
Dissidente», e di musica e sport per il periodico «Contrasti».
È conosciuto negli ambienti culturali salentini per le sue poesie anarchiche,
che profumano di simbolismo e lasciano un sapore romantico sulle labbra. Tra i
suoi modelli intellettuali, oltre ai Quattro Profeti del saggio «Impegno
e disincanto», ritroviamo Albert Camus, Roland Barthes,
Leonardo Sciascia, Eugenio Montale, Beppe Viola e Gianni Brera.
Info link - http://www. iquadernidelbardoedizioni.it/
iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni
del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
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