domenica 25 febbraio 2018

Le News di oggi 25/02/2018

- Embraco, da Candy a Honeywell ecco le altre multinazionali che hanno lasciato l’Italia. Dopo aver preso fondi pubblici.
C'è la K Flex, azienda brianzola degli isolanti che ha licenziare 187 lavoratori a Roncello e delocalizzato in Polonia. E la Micron Technologies, che ha dichiarato 500 esuberi nonostante i 150 milioni sborsati dal ministero dello Sviluppo per creare 1500 posti di lavoro nel Sud. La Videocon invece doveva investire 300 milioni in Lazio: ne ha presi 50 da Stato e Regione ma l'investimento non si è fatto.

- Messico, arrestati 4 agenti di polizia: sono accusati di aver venduto a una banda criminale i tre italiani scomparsi.
Secondo quanto riferito dal procuratore statale Raul Sánchez in conferenza stampa, gli agenti, tra cui una donna, "hanno confessato di aver consegnato gli italiani ai membri di un’organizzazione criminale di Tecalitlan".

- Fondazione commercialisti, esposto all’Anac: “Opacità nell’assegnazione di incarichi di ricerca retribuiti”.
L'ente: "Processo di assegnazione delle borse di studio è regolare ed è ad insindacabile giudizio della Commissione nominata dal cda senza obbligo di formalità selettive”. Tra i titolari di assegno, dal 2011, anche Roberto De Luca, figlio del governatore della Campania.

- Giochi, il taglio delle slot si è già arenato: un concessionario ha ampliato il parco macchinette e gli altri non ci stanno.
L'obiettivo era ridurre il numero degli apparecchi da 400mila a 265mila. Ma nell'attesa Codere ne ha acquisiti altri 2.593. Per cui quando è partita la "rottamazione" si è trovata in vantaggio. I concorrenti si sono rivolti al Tar del Lazio per ribadire che il conteggio deve far riferimento alla situazione di fine 2016. I giudici hanno rigettato, ma non finisce qui.

- Siria, il consiglio di sicurezza dell’Onu approva la risoluzione per il cessate il fuoco.
Il testo approvato "invita tutte le parti a sospendere le ostilità senza dilazioni per un periodo di tempo di almeno 30 giorni consecutivi" per permettere la distribuzione di aiuti umanitari e il soccorso alle vittime civil. Usa: "Siamo in ritardo". Russia: "Siamo profondamente preoccupati per gli attacchi arrivati da esponenti dell’amministrazione di Washington alla Repubblica Siriana".

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