giovedì 31 gennaio 2019

Grande uscita per gli Underdose e per il loro coinvolgente indie rock: fuori Odiami, il nuovo album.


Tornano gli Underdose con una nuova carichissima release: parte oggi il lancio ufficiale di Odiami, terzo album della band lombarda, accompagnato su youtube dal videoclip del primo singolo estratto Lasciamoci Presto. Un indie rock arricchito da influenze metal provenienti direttamente dai mitici anni ‘90 e impreziosito dalle sonorità di un pop moderno e attuale: questo il particolareggiato sound degli Underdose, rafforzato e rimarcato dalle vocalità vigorose del frontman e dalla sua incredibile capacità interpretativa.

Con una carriera ormai decennale alle spalle, la band annovera una fitta scaletta di esibizioni live su palchi d’eccezione: gli Underdose vincono infatti Rock Targato Italia nel 2011, aprono il concerto di Omar Pedrini al Milano in Musica del 2012, partecipano al Rugby Sound Festival dove dividono il palco con Caparezza e Sud Sound System, al Virgin Radio Contest e al Fiat Music di Torino ospiti di Red Ronnie. Approdano in finale in occasione di diversi contest nazionali di prestigio, Tour Music Fest e Virgin Radio Battle Of The Bands tra gli altri. La band riceve riscontri positivi anche da parte delle radio: il singolo Ospiti viene selezionato infatti da Radio Capital in occasione del concorso CapiTalent.

Odiami, ambivalenza ossimorica che vive dentro l’Odi vs. Ami, i due sentimenti che convivono dentro la stessa parola: nove tracce graffianti e d’impatto, impreziosite da un’ottima esecuzione strumentale e dalla potente voce del frontman Sergio Guida, che ci raccontano le storie più diverse con l’obiettivo di spingerci a guardarci dentro, sia per ritrovare noi stessi sia per renderci conto di non averne più bisogno. Un’esplorazione incarnata alla perfezione dal singolo Lasciamoci Presto, track che già dal primo ascolto diventa un viaggio musicale appassionato alla ricerca della propria dimensione personale.

Odiami è disponibile su iTunes e su tutti i migliori store digitali internazionali. Lasciamoci Presto potete trovarlo in radio, su Spotify e su Youtube!


CARO LAVORATORE DELLA RWM TI SCRIVO

(Ricevo e pubblico senza commento una lettera non firmata proveniente dalla Sardegna)
Ti scrivo perché non ho modo di parlarti guardandoti negli occhi, non c’è l’occasione, voglio rispondere alla tua lettera aperta. Lo faccio da essere umano a essere umano, senza premesse politiche o religiose, lo faccio perché credo che non abbiamo più tempo né io né te e neppure i nostri figli.
Tutti e due sappiamo molto bene che il tuo lavoro porta conseguenze drammatiche, è inutile negarlo. Puoi scriverlo quante volte vuoi, che il frutto del tuo lavoro contribuisce alla sicurezza del tuo paese, ma io e te sappiamo benissimo che non ci credi. Io credo che quando torni a casa dai tuoi cari, quando vai a dormire, qualcosa dentro di te fa male, qualcosa come una falce che non smette di girare e di tagliare. Tu sai molto bene che il tuo lavoro porta morte e distruzione e sei anche consapevole che oltre a uccidere uomini, donne e bambini a migliaia di km da qui, porterà dolore e sofferenza a te e a i tuoi cari. E’ inutile che fai finta di niente (tutti fanno finta di niente), ma questa fabbrica di armi è un generatore di cancro, di leucemie di tante altre patologie, che già ora colpiscono i lavoratori al suo interno e i cittadini all’esterno. Malgrado questo difendi il tuo posto di lavoro e magari cercherai di lasciarlo a tuo figlio. Ecco, semplicemente per la legge universale della reciprocità, come a te non interessano le
conseguenze del tuo lavoro, a me in nome della mia sicurezza e di quella dei miei cari, non interessa che tu perda questo lavoro. Tu hai diritto al lavoro come tutti, ma io come tutti ho il diritto alla mia sicurezza, ho il diritto di non ammalarmi per colpa tua e della RWM.

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mercoledì 30 gennaio 2019

Release di debutto per il cantautore romano Massimiliano Martelli: fuori per Vivamusic il suo album “Differente”.

Via al lancio di Differente, full lenght d’esordio del cantautore romano Massimiliano Martelli, edito dalla label bolognese Vivamusic: dodici tracce cantautorali impreziosite da liriche coinvolgenti, metriche dinamiche e da piacevolissimi accenti di rock. Il disco viene accompagnato in radio e su youtube dal primo singolo estratto “E’ Giusto Così”.
Massimiliano Martelli, artista capitolino classe ‘72, si avvicina al mondo della musica da giovanissimo cominciando ad appassionarsi allo studio della chitarra da autodidattaÈ però la sua passione per la poesia a spingerlo, negli anni ‘90, ad esibirsi in pubblico per la prima volta, iniziando a recitare i suoi componimenti durante piccoli eventi musicali nelle periferie di Roma. Tra il 2000 e il 2001 intraprende il percorso teatrale entrando a far parte di una compagnia amatoriale romana con cui partecipa, come attore, alla messa in scena di tre diversi spettacoli.
Parallelamente alla carriera attoriale Massimiliano non abbandona mai la sua prima passione e comincia a studiare solfeggio e pianoforte, iter che porta avanti per alcuni anni. La vocazione per la musica diventa sempre più forte così come l’esigenza di raccontarsi e raccontare in forma di canzone diventa per Massimiliano un’urgenza primaria: così, nel 2017, l’artista romano, guidato dal suo stile eclettico, dalla sua originale poetica e dall’amore per il cantautorato, inizia a collaborare spalla a spalla con due musicisti di alto profilo, Alessio Ventura e Dario Benedetti, entrambi membri del gruppo Dhamm, vincitori del Sanremo Giovani dell’edizione del 1994.
Da questo sodalizio artistico nasce Differente, album d’esordio di Massimiliano Martelli con la firma di Ventura e Benedetti su arrangiamenti e missaggio. Autore delle musiche e dei testi è invece proprio Massimiliano, ispirato da due frasi che da sempre ronzano nella sua testa: “Continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai?” di Fabrizio De Andrè e “Per tutti gli uomini che passano sui fogli del mondo come scarabocchi” di Claudio Baglioni.
L’album Differente è disponibile all’acquisto su iTunes e su tutti i migliori store digitali internazionali: il videoclip di “E’ Giusto Così”, invece, potrete godervelo su Youtube!



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Sorridi Music, alla scoperta del disco "È solo il mio pensiero" di Alessandro Forte

Sorridi Music, alla scoperta del disco "È solo il mio pensiero" di Alessandro Forte
ROMA. "Per me cantare significa tutto. Fin dall'inizio della mia esistenza la musica è stata una mia grande passione alla quale non rinuncerei per nessuna cosa al mondo". Queste l’affermazione del 30enne romano Alessandro Forte, cantante emergente sul quale ha deciso di puntare l'etichetta discografica "Sorridi Music" del cantante e produttore Jo Conti.
Nato a Marino, operatore nel settore chimico-farmaceutico, Alessandro ha esordito con l’album “E’ solo il mio pensiero” composto da 8 brani inediti in napoletano. Passione neomelodica, che coltiva da quando era piccolo e che spesso gli reca la domanda altrui "sei di Napoli"?
Giovane promessa, itinerante per diverse piazze di Roma e Napoli, molto seguito sui social; Alessandro innesca curiosità nel pubblico che interagisce con lui. La stessa curiosità che ha suscitato al produttore Jo Conti.
"Appena l'ho ascoltato - afferma Conti - ho capito che la sua musica poteva funzionare. Il suo è un neomelodico che si avvicina molto alla musica leggera italiana e questo gli permette di essere ascoltato da molti. Altro punto a suo favore è il suo aspetto fisico, che piace al pubblico. Abbiamo venduto già migliaia di CD. Sono certo che Alessandro ci darà moltissime soddisfazioni ed andrà molto lontano".
 A questo punto, andiamo a conoscerlo meglio.
Quali sono le tematiche del suo disco?
Come ogni cantante neomelodico, la tematica dei miei brani è amorosa. In cantiere c'è qualche nuova uscita e anche in questi casi parlerò, a mio modo, d’amore. Penso che sia la tematica più bella ma anche più complessa che un cantante possa trattare.
Come fa combaciare il suo lavoro giornaliero con la sua passione?
È molto complesso anche per gli orari stressanti che richiede il mio lavoro, ma mi ritengo fortunato. Tutto quello che faccio, anche sacrificando molte cose, lo faccio con il cuore e con passione. Sono stato ancora più fortunato a trovare lungo il mio percorso la 'Sorridi Music', poiché è davvero un'etichetta discografica professionale e molto disponibile. Per me vivere tutto questo è un sogno.
Qual è il brano di punta del suo esordio?
Personalmente preferisco il brano "Il mio sogno", ma molti fans adorano "Senza te" o "Te ne sei andata". Non c'è un vero e proprio brano di punta, mi piacerebbe più che siano gli ascoltatori a preferirne uno ed indicarlo come tale.  
Qual è il messaggio che vuole lanciare ai giovani aspiranti cantanti?
Il mio disco è nato in un momento molto difficile ma non mi sono mai abbattuto. Per questo, a tutti coloro che si trovano ad affrontare il mondo della musica, dico di non lasciarsi scoraggiare dalle avversità, ma di stringere i denti e credere fino alla fine nel loro sogno.   

--
Biagio Russo 


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L’altroparlante - speciale legalità “Al Posto Giusto”

L’altroparlante - speciale legalità “Al Posto Giusto”, mercoledì 30/1 dalle 20,30 in diretta su Radio In 102. Facciamo luce  sulla complessa realtà delle agromafie. Ospiti: Cinzia Zerbini, ufficio stampa Coldiretti Sicilia; Paolo Borrometi, giornalista., mercoledì 30/1 dalle 20,30 in diretta su Radio In 102. Facciamo luce  sulla complessa realtà delle agromafie. Ospiti: Cinzia Zerbini, ufficio stampa Coldiretti Sicilia; Paolo Borrometi, giornalista.


domenica 27 gennaio 2019

Due Minuti Un Libro - settimana dal 28/01 al 02/02/2019

Lunedì
ESSERE UOMINI OGGI, un saggio che apre una nuova visione di counseling e ci rimette nei giusti binari di esseri in relazione, presenti a se stessi e al mondo;

Martedì
IN TUTTO C'E' STATA BELLEZZA, «Un narrare che arriva al cuore della verità, e fa della vita di un personaggio un insegnamento universale» – El País. Romanzo;

Mercoledì
OLTRE L'INVERNO, un romanzo di grande attualità che affronta temi di rilevanza mondiale come l'emigrazione e l'identità nazionale;

Giovedì
LA CANZONE DI ACHILLE, dimenticate Troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte. E seguite invece il cammino di due giovani. Sulle mura di Troia si profilano due altissime ombre che oscurano l'ormai usurata vicenda di Elena e Paride;

Venerdì
L'ASSASSINIO DEL COMMENDATORE, un racconto indimenticabile sui mostri che ci divorano dall'interno, sulle paure che ci sbranano nella notte dell'anima; e su come, quei mostri, possiamo vincerli. Romanzo;

Sabato
UN MARITO FEDELE, dopo La donna senza passato, il nuovo thriller di una delle voci più interessanti del panorama letterario nordico.

Lezioni pubbliche sul sapere (storia, letteratura filosofia, arte, altro e oltre)


I Quaderni del Bardo Edizioni presenta nell’ambito della Rassegna Il Tempo di un Caffè il
Progetto  Crizia (Sofistica 3.0)
Lezioni pubbliche sul sapere (storia, letteratura filosofia, arte, altro e oltre)
A cura dell’editore Stefano Donno

Primo Appuntamento
In principio era … Il Principio (conversazione su Talete, Anassimandro, Anassimene i magi dell’acqua, del fuoco, della terra, dell’etere nella storia della filosofia)
A cura dell’editore Stefano Donno. Con/testi storici a cura della Dott.ssa Emanuela Boccassini
29 gennaio 2019 ore 18,30
Bar Cotognata Leccese, via G, Marconi 51 a Lecce
Alle origini la parola sofista rappresentava il sapiente ed il saggio, facendo riferimento  ad un uomo esperto conoscitore e dall' ampia cultura. A partire dal V secolo, invece, si denominarono «sofisti» quegli intellettuali che professavano la loro conoscenza per poi insegnarla dietro compenso. Questa commercializzazione del sapere rese i sofisti  antipatici a molti poichè, per l'aristocrazia del tempo, il fatto che un filosofo si facesse remunerare per i suoi insegnamenti era un vero scandalo. Solo a partire dal XIX secolo la Sofistica venne rivalutata, e oggi è riconosciuta come un periodo fondamentale della filosofia antica. Ecco i principi del loro sapere: Centralità dell’uomo. I sofisti si interessarono soprattutto di problematiche umane ed antropologiche. Per i sofisti non esiste una verità, ma molte verità. Vi sono una molteplicità di opinioni soggettive le quali, proprio perchè relative, divengono similmente valide ed equivalenti. Dialettica e retorica sono le basi dunque per la trattazione e divulgazione del sapere.  E partendo da queste basi e sull’idea dell’azione editoriale come azione di politica culturale per e con la società civile l’editore de I Quaderni del bardo Edizioni Stefano Donno, organizza  periodicamente una serie di appuntamenti chiamate Lezioni Pubbliche nella rassegna Il tempo di un Caffè inaugurando il Progetto Crizia (Sofistica 3.0) Lezioni pubbliche sul Sapere (storia, letteratura filosofia, arte, altro e oltre). Con/testi storico letterari a cura della Dott.ssa Emanuela Boccassini. Il primo appuntamento che si terrà in data 29 gennaio 2019 presso il Bar Cotognata Leccese in via G. Marconi 51 avrà come oggetto della prima pubblica lezione i principi fondamentali che sono alla base della nascita del pensiero filosofico teorizzati da Talete, Anassimandro, Anassimene. Obiettivo del progetto attraverso le pubbliche lezioni è aprire il dialogo su questioni e argomenti  di ampio respiro culturale formando e informando in maniera ermeneuticamente puntuale il pubblico dei caffè su argomenti di natura storica, filosofica, artistica, letteraria, per comprendere al meglio il presente e progettare una comunità pensante e consapevole in futuro. Si tratterà di appuntamenti agevoli nell’approccio, utili didatticamente, che si svilupperanno nell’arco di non oltre un’ora e sono rivolti sia ad un pubblico generalista che a studenti che vogliano approfondire le tematiche affrontate di volta in volta

iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)

Info Link - http://www.iquadernidelbardoedizioni.it/

La ‘Grande Albania’, un rifugio sicuro per il jihadismo internazionale


Il governo albanese ha espulso due diplomatici iraniani, l’ambasciatore Gholamhossein Mohammadnia e Mohammed Roodaki, funzionario presso l’ambasciata a Tirana, accusati di essere membri sotto copertura dell’intelligence iraniana. Secondo quanto riferisce il quotidiano The Independent, i due sarebbero stati parte di una cellula il cui compito era di organizzare “un complotto per colpire l’opposizione iraniana rifugiatasi in Albania”. La mossa sarebbe stata messa in atto in seguito a colloqui con Paesi “interessati”, tra cui Israele e Stati Uniti. Non a caso l’amministrazione di Washington si è immediatamente congratulata con l’esecutivo albanese per il provvedimento intrapreso.
La notizia diffusa dall’Independentha però sollevato l’attenzione su uno scenario fino ad ora poco studiato e rimasto comunque fuori dal raggio di attenzione internazionale. Scenario in cui gli Stati Uniti hanno affidato all’Albania un ruolo centrale, e il cui fine (uno dei fini) appare quello di incrementare la destabilizzazione dell’intera area balcanica.  
Protagonista di tutta l’operazione è l’organizzazione islamica cosiddetta dei Mujaheddin e-Khalq (Mujaheddin del Popolo, MEK) che dispone ora di una grande base in territorio albanese. L’arrivo in Albania del comando del MEK è preceduto da una storia oltremodo lunga e tortuosa che merita di essere raccontata in dettaglio. 

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sabato 26 gennaio 2019

ITALIA-OLANDA ANDATA E RITORNO. I 17 MACACHI CHE NEL 2016 DAL PARCO DI CAVRIGLIA (AR) FURONO INVIATI IN OLANDA SPERANDO IN UNA SISTEMAZIONE MIGLIORE TORNANO IN ITALIA E FINISCONO ALLO ZOO DI NAPOLI

COMUNICATO STAMPA

 

ITALIA-OLANDA ANDATA E RITORNO. I 17 MACACHI CHE NEL 2016 DAL PARCO DI CAVRIGLIA (AR) FURONO INVIATI IN OLANDA SPERANDO IN UNA SISTEMAZIONE MIGLIORE TORNANO IN ITALIA E FINISCONO ALLO ZOO DI NAPOLI

E’ di questi giorni l’annuncio che allo zoo di Napoli arrivano 17 Macachi del Giappone provenienti dalla AAP olandese. "Abbiamo conferma - dichiara Bruna Monami, responsabile della sezione LEAL di Arezzo - che i macachi sono quelli che partirono da Cavriglia, in provincia di Arezzo, con destinazione Olanda in cerca di una sistemazione ideale. A distanza di due anni gli animali vengono invece di nuovo riportati in Italia destinati a uno zoo e questo era quello che LEAL a suo tempo aveva cercato di evitare".
Il trasferimento in Olanda dei macachi, che vivevano all’interno di una fatiscente struttura, venne  inizialmente proposto da LEAL nell’ambito di un progetto che si occupava dello svuotamento del vecchio parco-zoo all’epoca esistente a Cavriglia.
Il progetto, portato avanti da LEAL sezione di Arezzo, insieme all’ideatore Francesco Cortonesi e al gruppo “IoStoConBruno”, godeva del consenso delle Istituzioni locali e partiva dal concetto che fosse necessario superare l’idea obsoleta dello zoo. Per far sì che questo accadesse LEAL –LEGA ANTIVIVISEZIONISTA- si assunse l’onere del trasferimento di molti di loro. Così circa quaranta animali furono trasferiti in santuari italiani dove ancora vivono grazie a LEAL che provvede economicamente al loro mantenimento.
Per quanto riguarda invece i macachi giapponesi, estremamente difficili da sistemare, fu individuata la AAP in Olanda, centro di recupero di animali esotici, che si offrì di ospitarli in attesa di una sistemazione consona alle loro esigenze etologiche.
Come primo accordo la AAP si impegnava con LEAL a non cedere gli animali a laboratori di ricerche mediche prevedendo al contempo la possibilità di una loro sistemazione definitiva in luoghi dove potessero vivere in una sorta di semilibertà senza essere rinchiusi in gabbie.
A quel punto i contatti presi con gli olandesi furono passati alle Istituzioni del luogo per iniziare le pratiche riguardanti la proprietà degli animali. Da quel momento in poi la LEAL e i volontari vennero estromessi dal progetto, non ricevettero nessun aggiornamento dello stato delle cose e non poterono stringere gli accordi definitivi con l’associazione olandese.
La notizia del trasferimento dei macachi nel mese di luglio 2016 arrivò per vie traverse senza che LEAL fosse avvisata. La mattina del trasferimento i volontari si presentarono all’entrata del parco di Cavriglia e non furono fatti entrare. Il giornali riportarono che il trasferimento era stato effettuato dall’associazione “Salviamo gli orsi della luna”, della signora Carmen Aiello, che era subentrata a Leal senza che questa fosse stata messa al corrente. Il team che si occupava della sedazione e della cattura era formato da veterinari che operavano nell’ambito degli zoo tra i quali quello di Napoli.
"Ora i macachi - prosegue Bruna Monami della LEAL - dopo due anni tornano in Italia e finiscono allo zoo di Napoli, una realtà che negli anni passati è stata coinvolta in un fallimento ed è stata oggetto di denunce per degrado degli ambienti dedicati agli animali. Non sapevamo nulla di questo trasferimento e non sappiamo per quali motivi la AAP abbia deciso di cedere gli animali a una struttura dove vengono utilizzati a fini economici. Non sappiamo quali siano stati al tempo gli accordi definitivi stretti con l’Amministrazione di Cavriglia. Ci rammarichiamo però nel vedere come gli animali siano trattati ancora una volta come cose e non come esseri senzienti, trasportati in giro per l'Europa per poi finire nuovamente prigionieri in uno zoo".

FOTO ALLEGATE
LEAL – Lega Antivivisezionista - e il gruppo “IoStoConBruno”
Bruna Monami vicepresidente LEAL
responsabile LEAL sezione Arezzo
tel. 347 6192617
LEAL Lega Antivivisezionista Onlus
ONG Affiliata al Dipartimento di Pubblica Informazione ONU
Via Settala, 2 – 20124 Milano
tel. 02 29401323
www.leal.it

Ufficio Stampa
Silvia Premoli
mob. 328 044 0635
animalpress@animalpress.it

 

IL MEDIUM E IL MESSAGGIO - MARGHERITA FURLAN


Inizia oggi "Il medium e il messaggio", una nuova inchiesta sul rapporto tra cultura e televisione, con la partecipazione alla discussione di numerosi esponenti della cultura, della divulgazione, della televisione e del Web, ispirata alla rivisitazione del celebre motto di McLuhan, tratto dal suo saggio, "il medium è il messaggio".

Oggi offre il suo contributo Margherita Furlan, cofondatrice di Pandora TV  piattaforma di informazione indipendente basata sull’offerta quotidiana di web-video che monitorano in tempo reale gli eventi salienti dell’attualità italiana e internazionale.

 1) E' ancora possibile oggi usare la TV per diffondere la cultura, intendendo con questo termine  la divulgazione di sapere relativo all'Arte, alla Storia, alla Letteratura come avveniva negli anni '60 e ’70?

Che la televisione sia, oggi più che mai, una “cattiva maestra” - come scriveva Karl Popper - gravemente efficace a devitalizzare i cervelli, lo dimostrano tutte quelle trasmissioni spazzatura o quei palinsesti che, anziché educare e far riflettere lo spettatore, fungono da parcheggi infantili, stazionamenti degli adulti e azzeramenti della coscienza umana.

Attanagliato da format sempre più deteriorati e approssimativi, il pubblico si trova a fare i conti con materiale scadente e sensazionale che non solo “massaggia" i cervelli, ma fuorvia l’opinione collettiva creando un’allarmante piattaforma teledittatoriale. Il nuovo volto della televisione, infatti, “non corrisponde per niente all’idea di democrazia, che è stata ed è quella di far crescere l’educazione generale offrendo a tutti opportunità sempre migliori”, avverte ancora Popper, piuttosto a un ambiente i cui effetti – diretti o indiretti – desensibilizzano, distraggono, disinformano.

Tuttavia, prima di giungere all’irreparabile avaria d’oggi, la televisione in Italia è stata sentiero di luminose sperimentazioni, non solo nel campo della pedagogia e della didattica (dell’alfabetizzazione del popolo), ma anche nell’arena dell’arte e della creatività. Assolutamente unico è stato il programma ‘Telescuola' (andato in onda il 25 novembre 1958), seguito da 'Non è mai troppo tardi', andato in onda dal 1960 al 1968 e imitato in molti Paesi del mondo (ambedue realizzati grazie al sostegno economico del ministero della Pubblica Istruzione).


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Carnelave Multietnico


venerdì 25 gennaio 2019

L'Arte della Guerra - Israele, licenza di uccidere

«Con una mossa davvero insolita, Israele ha ufficializzato l'attacco contro obiettivi militari iraniani in Siria e intimato alle autorità siriane di non vendicarsi contro Israele»: così i media italiani riportano l’attacco effettuato ieri da Israele in Siria con missili da crociera e bombe guidate. «È un messaggio ai russi, che insieme all’Iran permettono  la sopravvivenza al potere di Assad», commenta il Corriere della Sera.

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I COLORI DELL’INVERNO


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Milano, 25 gennaio 2019
Comunicato Stampa
Playlist
“I COLORI DELL’INVERNO“
La musica indipendente,
by Rock Targato Italia
  
Realizzata da:
Divinazione Milano e Roberto Bonfanti (scrittore/artista)

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Dopo "I colori dell'estate" e "I colori dell'autunno", ecco "I colori dell'inverno": la terza playlist patrocinata da Rock Targato Italia che cerca di scattare una fotografia dell'energia positiva che continua a muoversi nel sottobosco della musica italiana.

Rispetto alle due precedenti playlist, "I colori dell'inverno" prova a rendere il quadro ancora più completo e dettagliato affiancando a un manipolo di promettentissimi artisti emergenti alcuni nomi storici della scena indipendente italiana che proprio in questi mesi hanno pubblicato degli album.
Rock, canzone d'autore, new-wave, punk, elettronica, pop e indie. C'è tanta musica da scoprire in giro. Basta aprire le finestre nonostante il freddo e lasciarla entrare.

"I Colori dell'inverno" tracklist su Spotify:  https://goo.gl/cTMsYm

Caso - Ogni volta l'inverno
Un artista che, col suo stile da cantautore punk, ha sempre fatto della purezza la propria bandiera dipingendo la vita di provincia con una sincerità che non lascia scampo.

Galoni - Trattato monetario
Fra folk e canzone d’autore, un musicista che ha la dote rara di saper filtrare la realtà attraverso uno sguardo poetico e mai banale.

Giulio Casale - Sono corpo
Una delle voci più coerenti, profonde e viscerali degli ultimi trent’anni di rock italiano. Un artista capace di far sanguinare le parole.

Qualunque - Panico
Un cantautore dall’attitudine punk, lo spirito “do it yourself” dal gusto anni zero e un desiderio enorme di raccontare il proprio mondo nel modo più diretto possibile.

Ground Control - Utube killed the video star
Una vera macchina da guerra sonora. Un brano rock moderno, claustrofobico e rabbioso che travolge l’ascoltatore come un treno in corsa.

Giorgio Canali - Undici
Un monumento vivente del rock italiano. Un artista necessario. Un meraviglioso sessantenne che continua a dare a tutti quanti lezioni di urgenza comunicativa.

Francesco Sbraccia - Etimologia                              
Raffinatezza e desiderio di scavare in profondità nelle cose. Un artista da gustare come una pausa di silenzio in mezzo al caos del mondo.

Caravita - Fino in fondo
Un cantautore vero. Di quelli capaci di scrivere canzoni apparentemente semplici in cui si intrecciano attente riflessioni intime e belle melodie.

La rappresentante di lista - Guarda come sono diventata
Un progetto affascinante e irrequieto in cui la canzone d’autore dalle tinte più fosche incontra delle personalissime venature pop deviate.

Roberto Casanovi - L'anima della festa
Psichedelia folk, melodie delicate e sonorità minimali accompagnano un artista capace di rivestire la malinconia con una patina di piacevole leggerezza.

Amandla - Febbre
Intrecci rock, sapore new-wave, melodie pop e ritornelli che non lasciano scampo. Un progetto interessante capace di mettere d’accordo palati diversi fra loro.

Mercalli - Ciclisti
Ritmiche lineari, melodie immediate, sonorità indie-pop attuali e una scrittura narrativa sinceramente d’autore. Vogliamo chiamarlo indie-pop d’autore?

Diaframma – Leggerezza
Federico Fiumani è una certezza. Un pilastro degli ultimi quarant’anni di rock italiano che continua a portare avanti un percorso poetico e coerente come pochissimi altri.

Magar – Le mie orge
Una rock band autentica e moderna. Un progetto capace di impastare chitarre affilate, elettronica tagliente, approccio sfrontato e melodia.

Simona Norato - Orde di brave figlie
Un’artista particolarissima e non facile da gestire che ama destrutturare la forma canzone per portarla in territori imprevedibili.

Tum - ChristmasTime Sadness
L’ex leader dei Pocket Chestnut ritorna con un progetto in cui sviscera tutto il suo amore per l’indie-rock made in USA e il folk alternativo.

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FRANCESCO CAPRINI
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