Anche quest’anno la casa editrice salentina I Quaderni del bardo Edizioni
di Stefano Donno sarà presente con due autori alla prestigiosa rassegna
pugliese dell’editoria Libri nel Borgo Antico di Bisceglie (lo spazio
espositivo e per accogliere il pubblico sarà in via cardinale dell'olio 53). Antonio
Russo con il suo Stalking – La Gabbia ( I Quaderni del bardo Edizioni di
Stefano Donno) presenterà il suo volume il 24 agosto 2018 alle ore 20,10 presso
il Largo Piazzetta a Bisceglie. Annibale Gagliani con il suo Impegno e
Disincanto in Pasolini, De André, Gaber e R. Gaetano (I Quaderni del Bardo
Edizioni di Stefano Donno) sabato 25 agosto 2018 ore 18.50 in Piazza Duomo a
Bisceglie. “Siamo lieti di partecipare anche quest’anno alla prestigiosa
rassegna di Bisceglie Libri nel Borgo. E lo facciamo oggi con ancora maggior
entusiasmo – dichiara l’editore Stefano Donno - dal momento che partirà proprio
da Libri nel Borgo il progetto di scouting di giovani e giovanissimi autori
italiani che vogliano partecipare con le loro idee e progetti alla creazione
della Comunità letteraria del Bardo, un laboratorio non solo editoriale, ma una
fucina di idee che creino incontro tra queste nuove energie e le diverse
comunità sociali attraverso la creazione di ebook, libri, dibattiti. Il tutto
con l’obiettivo del recupero e del valore del lavoro intellettuale, inteso come
motore di progresso etico e sociale. Quindi siamo disposti partendo proprio da
questa kermesse, ad accogliere i giovani autori e operatori culturali di
Bisceglie per iniziare da subito un
rapporto dialogante di attiva cittadinanza culturale”
SCHEDA LIBRO 1
STALKING LA GABBIA DI ANTONIO RUSSO
CON LA PREFAZIONE DELL’ON. LARA
COMI, DELL’ON. RAFFAELE FITTO, E DELLA DOTT.SSA FEDERICA ROSSI GASPARRINI
(Presidente Nazionale Obiettivo Famiglia / Federcasalinghe)
E’ uscito da poco il libro di
Antonio Russo, «Stalking - La gabbia», i Quaderni del Bardo edizioni di Stefano
Donno. Questo saggio non è solo un progetto editoriale, ma anche un esempio
chiaro di impegno politico e non partitico, perché - indipendentemente dal tipo
di ideologia - la classe politica intera dovrebbe impegnarsi per debellare la
nuova piaga del XXI secolo: lo stalking. Se ne parla ma non approfonditamente,
né con l'intenzione di trovare una soluzione definitiva. Ci sono le leggi ma, a
volte, anche queste sono eluse e sminuite, liquidando il problema con una multa
in denaro, o un ammonimento. Antonio Russo, invece, con l'esperienza e con le
conoscenze adeguate ha scritto una proposta di modifica di legge che desidera
presentare in Parlamento, proprio perché, dopo anni di attività sul campo ha
compreso appieno quali sono gli ostacoli, quali i limiti e quali le opzioni per
superare tutte le "barriere" burocratiche e non solo sulla questione
sociale più scottante che tocca pesantemente centinaia e centinaia di donne.
Attraverso un'attenta analisi Russo ha compreso come migliorare la legge del
2009 e renderla più adatta, veloce e in grado di difendere realmente le donne.
Il titolo stesso è indicativo ed
esplicativo del "disagio" che vive una vittima di stalking. Questa è
infatti costretta a "fuggire" dal cacciatore che la bracca come una
preda, la obbliga a cambiare abitudini, numero di telefono, indirizzo e-mail,
abitazione, automobile, a controllarsi costantemente le spalle, a temere e
guardare con sospetto persino ciò che "normalmente"non costituirebbe
una minaccia, come un regalo, un messaggio, una telefonata. La perseguita fino
allo sfinimento, fino a quando non cede e, inerme e sconfitta, cade ai piedi
del proprio persecutore. Ancora peggio, il reato di stalking è sottovalutato
perché non se ne comprendono appieno le conseguenze. Come affrontare e punire
tali comportamenti? Cosa devono fare le vittime di stalking? Antonio Russo con
il suo libro risponde a queste e altre domande. L'autore elenca tutti gli
accorgimenti a cui attenersi, segnala le condotte condannabili, dispensa
consigli e offre spunti di riflessione utili e chiarificatori.
«Il libro dell’Avvocato Russo potrà
dunque rappresentare un valido aiuto per quelle donne (e uomini) che si
trovassero a vivere, purtroppo, esperienze drammatiche come quella di essere
vittime di stalking; offre inoltre un interessante approfondimento giuridico
rispetto all’evoluzione della normativa, analizzando anche criticità e
possibili evoluzioni, sempre in difesa di chi si trova nella condizione di
dover difendere la propria serenità e la propria libertà».
(dalla prefazione dell'Onorevole
Lara Comi)
«Antonio Russo, spiegando bene cos'è
l’orrendo fenomeno dello stalking, ha saputo anche fornire alle donne un valido
aiuto per riconoscere i rischi fin dall’inizio, quando lo stalker appare un
corteggiatore un po’ insistente, per poi trasformarsi nel peggiore degli
uomini, in grado di incutere così tanta paura da costringere la vittima, per
salvarsi, a cambiare il suo stile di vita.
Ecco, prima che tutto questo accada,
esiste il coraggio e la denuncia».
(dalla prefazione dell'onorevole
Raffaele Fitto)
«Ragionare, dibattere, scrivere di
stalking è necessario, anzi indispensabile, perché la violenza riesce ancora a
esprimere la propria crudeltà. La legge che avrebbe dovuto permettere di
superare lo stalking non è pienamente adeguata. Ne serve una rivisitazione, che
preveda la creazione di un’efficace rete di assistenza psicologica, economica e
legale per liberare soprattutto le donne e i bambini dalla violenza. [...] Il
Dott. Antonio Russo entra nello specifico dell’argomento con la sua esperienza,
ricca di generosità e competenza».
(dalla prefazione della d.ssa Prof.
Federica Rossi Gasparrini, Presidente Nazionale Obiettivo Famiglia /
Federcasalinghe)
Antonio Russo nasce a Tricase nel
leccese nel 1970. Diplomatosi nel 1990 come perito industriale capotecnico, si
arruola e inizia il suo lungo percorso nell'Arma dei Carabinieri. Nello stesso
periodo partecipa al concorso per Sottufficiali e parte per la Scuola
Sottufficiali Carabinieri che frequenta per due anni, prima a Velletri, poi a
Vicenza.Nel 1993 inizia la sua carriera di Sott.li presso il Comando Stazione
Carabinieri di Acicatena (CT), per poi sviluppare altre esperienze presso il
Comando Provinciale di Palermo e in Puglia in varie località della Regione.
L’esperienza nell’Arma, iniziata come Carabiniere Ausiliario, proseguita come
Vice Brigadiere e terminata successivamente con il grado di Maresciallo Capo
per motivi di salute nell’ottobre del 2013, gli ha fatto conoscere molte realtà
tipiche: rapine, furti, scippi, omicidi, sinistri stradali mortali,
maltrattamenti in famiglia, lesioni in famiglia e, purtroppo anche il fenomeno
dello “stalking, argomento che lo ha sensibilizzato da subito, sin dall’entrata
in vigore della legge nel 2009, nata per difendere le vittime di atti
persecutori. Purtroppo ha mostrato agli operatori le sue lacune. Quindi
lavorando sulla strada, vedendo le numerose difficoltà nell’applicare la legge
e nel difendere la vittima dallo stalker è cresciuto il suo desiderio di
prepararsi sul tema della violenza. Nel corso degli anni,ha conseguito
un’esperienza sul campo, diversa dalle scuole e dai libri, insuperabile,
nell’attuazione e nell’applicazione delle varie leggi. Inoltre ha acquisito un
attestato di partecipazione «Cyberbullsimo e violenza on line» nel 2013, un
attestato di frequenza per un Corso “criminologia“, un attestato di competenza
sul "corso Analisi crimini Violenti" con la discussione
dell’elaborato “Il Fenomeno Stalking“ nel 2014, un attestato di partecipazione
al corso di Psicologia criminale nel 2016, un attestato di counselling
tradizionale rilasciato dall’Università Popolare di scienze della Salute
Psicologiche e Sociali di Torino, un attestato in PNL rilasciato 08.04.2017
dall’Università Popolare di scienze della Salute Psicologiche e Sociali di
Torino. Relatore in diversi eventi, ha rilasciato interviste a diversi giornali
sulla “tematica dello stalking”. Ha conseguito la laurea in Scienze politiche e
delle relazioni internazionali e ha ottenuto una laurea Honoris Causa in
Scienze sociali. È stato premiato al concorso letterario «Meetale» con la
Menzione d’Onore con il saggio «Stop allo Stalking come difendersi». È stato
anche premiato al concorso letterario «Città del Galateo» di Galatone (Le) con
la Menzione d’Onore dal Candidato al premino Nobel per la pace Cav. Hafez
HAIDER.
SCHEDA LIBRO 2
IMPEGNO E DISINCANTO IN PASOLINI, DE
ANDRÉ, GABER E R. GAETANO DI ANNIBALE GAGLIANI (I QUADERNI DEL BARDO EDIZIONI DI
STEFANO DONNO)
CON LA PREFAZIONE DI MARCELLO APRILE, PROFESSORE ORDINARIO DI
LINGUISTICA ITALIANA DELL’UNIVERSITÀ DEL SALENTO E RESPONSABILE DELLA LETTERA
“D” DEL DIZIONARIO ETIMOLOGICO “LEI”
Ha inaugurato il suo cammino in questi giorni il libro di
Annibale Gagliani, «Impegno e disincanto in Pasolini, De
André, Gaber e R. Gaetano», i Quaderni del Bardo edizioni di Stefano Donno. Quattro fuoriclasse del nostro Novecento:
un professore, un filosofo e due poeti. In un frangente storico di profonda
povertà valoriale e artistica, essi ci indicano la strada verso l’Umanesimo
Nuovo, analizzando emozionalmente e asetticamente gli ultimi centosessant’anni
d’Italia e del mondo Occidentale (bilaterale). I Quattro emanano una luce
invincibile, in grado di penetrare nelle tenebre contemporanee che svuotano
progressivamente l’individuo. La loro arte è disincanto allo stato puro:
poesia, prosa, cinema, teatro e musica: le armi più potenti per sfuggire
all’omologazione socioculturale del Duemila. Il 68 è un grosso inganno, le mode
del mercato sono letali, la mancanza di sensibilità civile sempre più evidente.
In questo viaggio disincantato, eseguito attraverso i testi, le fonti e le
testimonianze più vicine agli artisti, si può rivoluzionare se stessi,
abbracciando umanamente le incommensurabili profezie.
Per Gagliani la scelta di affidarsi a questi
Quattro a-topos della parola, del silenzio e del suono non è casuale: «Essi sono i più attuali che la nostra cultura contemporanea
abbia sfornato e lo saranno per sempre, come accade ai più grandi. Sono
visionari, sensibili ed estremamente innovativi. Tutto l’opposto del 99% degli
pseudo-artisti che navigano in mainstream oggi. Quest’ultimi narrano il falso:
i tatuaggi, il look alla moda e l’aria dannata li fa sembrare all’avanguardia,
invece sono obsoleti dentro. I veri narratori della nostra epoca e del prossimo
trentennio sono PPP, FDA, GG e RG». Come afferma Paolo Dal Bon – presidente
della Fondazione Giorgio Gaber – all’interno del saggio, «Essi hanno “un’intatta percezione del dolore”. Sono tutti e
quattro intellettuali degli ultimi, narratori delle ingiustizie terrene verso i
più deboli e osservatori delle grandi contraddizioni dell’uomo contemporaneo».
I Quattro Profeti hanno in comune la letteratura di formazione e
le battaglie combattute, contaminandosi a vicenda indirettamente. Pasolini ha
profondamente ispirato, soprattutto con i suoi Scritti Corsari, Faber,
Gaber e Rino Gaetano. De André e Gaber sono gli artisti di punta del
Sessantotto e si sono ritrovati ad avere una determinante amicizia in comune:
Luigi Tenco, che ha collaborato con tutti e due e dopo la sua morte ha cambiato
la vita a entrambi. Riguardo Rino Gaetano, è cresciuto leggendo Pasolini,
ascoltando De André e guardando Gaber a teatro.
In estrema sintesi, un professore delle arti, PPP, un poeta tradizionale
aperto al futuro, FDA, un vero filosofo, GG, un poeta fantascientifico che
stazionava già nel futuro, RG, hanno scelto la strada più ardua, non
violentando loro stessi ed esprimendo un’arte di fortissimo impegno e
disincanto sociale. Venivano criticati dagli “intellettuali” del potere, dalla
gente frivola che ghettizzava i loro testi per evidenti deficit di sensibilità.
Uniti, tutti e quattro, sono invincibili. Diventano un’arma dolcissima in grado
di colpire e migliorare una generazione, quella dell’autore. Gagliani
spiega le intenzioni del suo lavoro: «Se il
saggio verrà letto da tanti giovani, magari si accenderà la curiosità di
ascoltare con spirito nuovo i cantautori che cito, omaggiando di conseguenza
l’opera totale di Pasolini. Allora sì, questo viaggio avrà un senso. Allora sì,
ne sarà valsa la pena».
«Il
primo libro di Annibale Gagliani è lo sviluppo di un
traguardo personale importante, lungamente pensato, sviluppato, limato,
articolato negli anni precedenti, in cui l’autore ha esercitato una pazienza
non comune ed è andato alla ricerca di fonti e interpretazioni che spesso sono
testimoniali e di prima mano […]. Quando si ha a che fare con quattro icone
riconosciute della cultura alta e popolare dell’Italia contemporanea non è
facile dire qualcosa di nuovo, o anche semplicemente non è scontato evitare di
scrivere quattro profili staccati e avulsi, estranei tra loro, tanti quanti
sono gli artisti (tutti Maestri della parola, tre su quattro anche del suono)
che l’autore ha illustrato in questo libro. Ne è venuto fuori un percorso duro,
compatto, radicale; un insieme in cui appare chiaro, nelle persino ovvie
diversità di espressioni, temi, percorsi (anche politici), epoche, che cosa
unisce Pier Paolo Pasolini, Fabrizio De André, Giorgio Gaber e Rino Gaetano.
Com’è giusto, Annibale Gagliani salta sulle differenze e
nota affinità mai venute fuori prima, che però sono lì, pronte per essere
scoperte». (Dalla
prefazione di «Impegno e
disincanto in Pasolini, De André, Gaber e R. Gaetano», curata dal Prof. Marcello Aprile)
Annibale Gagliani
nasce a Mesagne (BR) il 4 ottobre del 1992. Si laurea con lode in Lettere
Moderne all’Università del Salento, dopo aver discusso una tesi sul linguaggio
disincantato. È tra i vincitori della seconda edizione del Master in
Giornalismo 3.0 di Nuovevoci Network, a Napoli. Comincia il suo sentiero
narrativo ricevendo il premio della critica alla terza edizione del concorso
letterario nazionale “Fuori dal cassetto”, per un racconto dedicato ai
lavoratori dell’ILVA, “La vita è un viaggio favoloso”. Nel 2013 instaura una
collaborazione con l’amministrazione del comune di San Donaci (BR) e diviene
responsabile del laboratorio urbano “Officine Creative”, promotore della
cultura di strada. Nel 2014 costruisce e organizza, assieme al Professore
Marcello Aprile, la rassegna universitaria di seminari rivoluzionari, “Cafè
Barocco Revolution”, che registra cinque edizioni. Nel 2015 lavora come
reporter per la web tv d’Ateneo dell’Università del Salento, The Box Tv. Alla
fine dello stesso anno si distingue come narratore al Workshop giornalistico di
Sportitalia, a Milano. Nel 2016 diventa responsabile della sezione culturale di
«Leccecronaca.it», dove racconta vizi e virtù del
Tacco d’Italia. Alla fine del 2016 avvia una collaborazione con «Rompipallone.it», curando una rubrica video che
fonde l’arte al calcio: “L’arte del gusto calcistico”. Nello stesso periodo è
corrispondente di Radio Dimensione Italia per il calcio internazionale,
editorialista di punta per «Sport
in Condotta» e ospite della
trasmissione leccese Piazza Giallorossa. Dal 2017 collabora con il «Nuovo Quotidiano di Puglia», raccontando l’ardente cronaca
della provincia di Brindisi. Da gennaio 2018 narra di letteratura e politica
per la rivista romana «L’Intellettuale
Dissidente», e di musica e
sport per il periodico «Contrasti». È conosciuto negli ambienti
culturali salentini per le sue poesie anarchiche, che profumano di simbolismo e
lasciano un sapore romantico sulle labbra. Tra i suoi modelli intellettuali,
oltre ai Quattro Profeti del saggio «Impegno
e disincanto», ritroviamo
Albert Camus, Roland Barthes, Leonardo Sciascia, Eugenio Montale, Beppe Viola e
Gianni Brera.
iQdB edizioni di Stefano Donno (i
Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S.
Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)
link del video trailer