martedì 31 luglio 2018

Trattativa Stato-mafia: i molteplici ''misteri'' sul passato di Mori



Da Antimafia Duemila



Nelle parole dell'ex generale del Ros ravvisato
il "mendacio"  e il "tentativo di depistaggio"
 

di Aaron Pettinari


Tra le carte acquisite al processo trattativa Stato-mafia riguardo il passato di Mario Mori (condannato a 12 anni nel processo Trattativa che lo vedeva imputato assieme ad altri ex ufficiali dell'Arma, ex politici e boss mafiosi) all'interno dei Servizi di Sicurezza negli anni Settanta, il suo eventuale coinvolgimento nelle trame nere della Rosa dei Venti ed i collegamenti con il Gran Maestro della P2 Licio Gelli ed il giornalista Mino Pecorelli negli anni della strategia della tensione, vi sono documenti che mettono in evidenza "il mendacio ed il tentativo di depistaggio posti in essere dal detto imputato (Mori, ndr) con le sue dichiarazioni spontanee"
E' scritto anche questo nelle motivazioni della sentenza scritte dal giudice Alfredo Montalto (a latere Stefania Brembile) con un intero capitolo dedicato alla "valutazione delle risultanze sulla personalità ed il modus operandi di Mario Mori"
Dopo aver ricostruito i clamorosi episodi della "mancata perquisizione del covo di Riina", di "Terme Vigliatore" e di "Mezzojuso" (con le due mancate catture di boss latitanti, Nitto Santapaola nel ’93 e Bernardo Provenzano nel ’95) la Corte si dedica ad analizzare la testimonianza del colonnello Massimo Giraudo, pesantemente messa in discussione anche con gravissime accuse dalla difesa dello stesso Mori. Ma la Corte smonta ogni contestazione evidenziando come "tutte le dichiarazioni di Giraudo trovano fondamento inequivocabile nei documenti acquisiti nel corso delle indagini del predetto teste e riversati nel presente processo".
Materiale in cui si racchiude una parte dell’attività di indagine sulla permanenza dell’ex capo del Ros Mario Mori al Sid (Servizio Informazioni difesa, ex Sismi, attuale Aise, ndr) nei primi anni ’70
Nel corso della requisitoria i pm avevano parlato di un "modus operandi che è stato, da sempre e per sempre, o 'Oltre' o 'Contro' le leggi e le regole” ed aveva evidenziato vari episodi che avevano visto protagonista l'ex generale del Ros come protagonista proprio negli anni in cui era inserito nei Servizi di sicurezza.

L'allontanamento dal Sid
I giudici ripercorrono gli elementi emersi sul suo allontanamento nel 1975 dal Sid, dov’era entrato nel 1972 grazie al generale Vito Miceli su sollecitazione di Federico Marzollo. A differenza da quanto da lui stesso sostenuto non era dovuto a “questioni di cortile tra Maletti e Miceli”, come Mori aveva sostenuto in aula, ma al suo possibile coinvolgimento nella "Istruttoria sulle Trame Nere", tanto che a Roma era stata aperta l’inchiesta sul golpe Borghese e vi erano confluite le indagini padovane sulla Rosa dei Venti. Nelle motivazioni della sentenza si legge che dalle carte acquisite “si ricava che Mori era ben a conoscenza delle ragioni del suo allontanamento da Roma… si evidenzia il mendacio e il tentativo di depistaggio (da lui, ndr) posti in essere”
Infatti Mori, nelle sue dichiarazioni spontanee, "ha tenuto ad affermare di non essere stato mai a nessun titolo coinvolto in indagini relative alle trame eversive degli anni settanta" ma questo non corrisponde al vero. "A smentire Mori - scrivono i giudici - vi sono risultanze documentali inequivocabili. Quanto al primo punto, quello del coinvolgimento (certo non formale ma sicuramente fattuale) nelle indagini relative alla 'Rosa dei Venti', vi sono, innanzitutto, la nota a firma del Giudice Istruttore del Tribunale di Padova, Dott. Tamburino, con la quale, in data 3 novembre 1974, si chiede all'Amm. Casardi di "inviare foto tipo tessera del capitano Cc. Mori Mario, in servizio presso il Raggruppamento Centri di Roma"
Una richiesta precisa in quanto, come aveva spiegato il pm Tartaglia nella requisitoria "A Padova uno degli arrestati dell’operazione Rosa dei Venti, Amos Piazzi, aveva iniziato a rendere dichiarazioni e Tamburino gli stava mostrando delle fotografie. Amos Piazzi ha detto che dal Sid gli era arrivato un comando di attivazione perché stava per iniziare il colpo di Stato”“Quella foto di Mori non sarà mai mostrata ad Amos Piazzi - aggiunse poi il magistrato - Abbiamo mandato Giraudo a cercare negli archivi dei tribunali di Roma, l’ha trovata chiusa e sigillata. Tamburino chiede la foto, la Procura generale della Cassazione gli toglie l’indagine per competenza e la sposta a Roma. Tamburino manda gli atti a Roma e da quel momento l’indagine sulla Rosa dei Venti viene riunita con quella sul Golpe Borghese e a Roma nessuno mostra la foto di Mori ad Amos Piazzi. E questi sono i dati di fatto.

Il collegamento con Licio Gelli
Altro punto critico riguarda le relazioni tra Mori e il Venerabile Licio Gelli. In questo caso non esistono documenti che provano la sua affiliazione alla P2, tuttavia i giudici ritengono veritiere le dichiarazioni del colonnello Mauro Venturi. Quest'ultimo disse che Mori "da lui conosciuto nel 1972 al Sid, ebbe a dirgli che ‘molti colleghi avevano aderito alla P2’, chiedendogli ‘una sorta di consulto e di iscrizione condivisa’’’. E poi aggiunse che Gianfranco Ghiron, vicinissimo a Mori, e fratello di Giorgio (anni dopo sarà l’avvocato e il fiduciario di Vito Ciancimino), “era ben introdotto negli ambienti dell’intelligence statunitense” ed “era proprio di destra, ma della destra più nera, per questo si trovava bene con Mori, che era nero quanto lui, anche se cercava di non darlo a vedere”. La Corte osserva che “non vi sono ragioni per disattendere le dichiarazioni del Venturi”, e che se non c’è alcun riscontro dell’iscrizione di Mori alla P2, “non è tanto perché il suo nome non compare nelle liste di Castiglion Fibocchi (dal momento che è stata acclarata l’incompletezza delle liste), quanto perché a ben leggere le dichiarazioni di Venturi, non emerge che Mori si iscrisse effettivamente alla P2”.

L'amicizia con Pecorelli
Altro argomento affrontato nel corso dell'dibattimento e qui ricordato dai giudici riguarda l'amicizia con il giornalista Mino Pecorelli, ucciso a Roma nel ’79, che il generale ha negato di conoscere. I giudici parlano di “smentita” alla sua autodifesa, sostenendo che il timbro sulla richiesta di passaporto del giornalista venne apposto dal “capitano Mori dei carabinieri in servizio al Rud”. Dietro quella sigla, aveva spiegato il colonnello Giraudo, “non c’è dubbio che sia lui (Mori, ndr) perché… il Rud era il nome con cui… si poteva ufficialmente spendere l’appartenenza al Servizio”. Inoltre va tenuto conto che "la richiesta di rilascio del passaporto in favore di Pecorelli, come precisato da Giraudo, risale al 1973 e, dunque, proprio nel periodo in cui Mori ancora prestava servizio presso il Raggruppamento Centri e, come riconosciuto dallo stesso imputato, aveva, dunque, competenza, in assenza del titolare dell'Ufficio, il Magg. Venturi, a richiedere alla Questura di Roma il rilascio di passaporti con la procedura agevolata prevista per i Servizi"
Ma nel documento si ricorda come l'agenzia di stampa di Pecorelli (O.P), alimentata anche da fonti dei Servizi, spesso venne utilizzata strumentalmente per il raggiungimento di scopi diversi da quelli dell'informazione. Un modus operandi analogo a quel che venne effettuato da Mori con il giornalista Nicola Rao "per far trapelare sulle agenzie di stampa una notizia che serviva in quel momento a confermare l'individuazione di una possibile interlocuzione dello Stato soltanto con Provenzano ed a delimitare l'oggetto del potenziale dialogo". L'agenzia, nello specifico, è quella del 10 dicembre 1993. Nei dispacci veniva evidenziato che “il gruppo Riina, guidato da Provenzano, Brusca e Bagarella ha ideato e realizzato gli attentati dell’estate del 1993” e che “il tentativo di Cosa Nostra sarebbe stato quello di intimidire lo Stato con una serie di azioni eclatanti, sperando che il 41 bis non fosse ripristinato''.

L'episodio dell'arresto del terrorista Lounici
Infine la Corte evidenzia come "rilevante ai fini del modus operandi di Mori", la vicenda dell'arresto di un latitante internazionale, il terrorista algerino Djamel Lounici. Un episodio che è stato riferito in aula da Giraudo per conoscenza diretta e che nella sostanza è stato sostanzialmente confermato anche da Mori in sede di dichiarazioni spontanee.
Giraudo in particolare, ha raccontato che, a seguito del mandato di arresto internazionale veicolato dall'Interpol, egli aveva disposto alcune attività di pedinamento attraverso la competente Sezione Anticrimine di Milano, la quale, ad un certo momento, aveva così individuato il latitante. E Giraudo avvisò il suo superiore, per l'appunto Mori, il quale, "in un primo tempo, nulla aveva detto, ma poco dopo lo aveva raggiunto ordinandogli di non procedere all'arresto di Lounici senza dargli alcuna spiegazione". Mori, nella sua difesa, "pur asserendo di non essersi, nei fatti, opposto all'arresto del Lounici (cosa che, d'altra parte, in concreto non gli fu possibile per la prontezza con la quale Giraudo gli rispose che ormai il dispositivo per l'arresto era stato attivato, pur se ciò non rispondeva al vero) ha dovuto ammettere di avere manifestato 'disappunto' per il detto arresto di Lounici"
"Qui - scrive la Corte - non rileva il merito della vicenda, ma il fatto che anche in quel caso Mori aveva ritenuto di potersi sottrarre all'obbligo, che gli derivava dalla funzione svolta, di arrestare il latitante nel momento in cui era stato individuato (obbligo, peraltro, riconosciuto come sussistente dallo stesso Mori che ha definito l'arresto 'giuridicamente obbligato') sulla scorta di valutazioni che non gli competevano e, soprattutto, senza informare la competente Autorità Giudiziaria".
Un operato secondo la Corte "analogo" a quello posto in essere sia precedentemente all'episodio in questione a proposito dell'iniziativa intrapresa con Vito Ciancimino ed alla mancata perquisizione dell'abitazione di Riina, sia successivamente a proposito della mancata cattura di Provenzano a Mezzojuso.
In conclusione la Corte, tenuto conto anche di questi elementi, dipinge l'immagine di un soggetto "insofferente alle regole, soprattutto ai doveri che connotano l’attività della polizia giudiziaria rispetto all’autorità giudiziaria che ne è referente”. Un’insofferenza, proseguono i giudici, elevata a modus operandi durante la fase della trattativa “che ha portato Mori a trattare con i mafiosi nello stesso interesse superiore dello Stato (da lui, in quel caso, identificato con alcuni soggetti ricoprenti cariche pubbliche che temevano di essere vittime della vendetta mafiosa) senza informare alcuna autorità giudiziaria, senza incanalare dunque quella iniziativa nel rispetto delle regole dello Stato di diritto, e in definitiva senza valutarne le conseguenze che infatti si sono rivelate devastanti, allorché i mafiosi, percependo il segnale di cedimento dello Stato, hanno incrementato il programma stragista”.

Foto © Imagoeconomica





KAOS, IL CANE EROE DEL SISMA DI AMATRICE, È MORTO AVVELENATO: LEAL HA GIÀ DENUNCIATO L’AUMENTO DI CASI DI AVVELENAMENTO E LA NECESSITÀ DI MODIFICARE IL NOSTRO ORDINAMENTO

COMUNICATO STAMPA
 
KAOS, IL CANE EROE DEL SISMA DI AMATRICE, È MORTO AVVELENATO: LEAL HA GIÀ DENUNCIATO L’AUMENTO DI CASI DI AVVELENAMENTO E LA NECESSITÀ DI MODIFICARE IL NOSTRO ORDINAMENTO

La morte di Kaos, giovane pastore tedesco, avvelenato nel cortile della sua casa a Sant'Eusanio Forconese in Abruzzo, ha colpito tantissime persone: era diventato un eroe da quando aveva affiancato i soccorritori nella ricerca dei dispersi nel terremoto del 24 agosto 2016 che distrusse Amatrice e altri paesi circostanti.

Gian Marco Prampolini, presidente LEAL, condanna l’assassinio del cane: “La morte di Kaos fa capire quanta ignoranza e cattiveria regna nel genere umano. LEAL era ed è presente ad Amatrice contribuendo con aiuti per gli animali e la popolazione in difficoltà e continuerà ad essere solidale in memoria di questo fratello animale e delle tante persone locali che pur avendo perso tutto erano in prima fila per soccorrere umani e animali. Perché le persone pure e di buon cuore aiutano tutti dove possibile. Prossimamente torneremo ad Amatrice per nuovi aiuti destinati a chi si batte per i diritti degli animali e per dimostrare che troppa gente ignorante, ottusa e cattiva li sfrutta e li maltratta per crudeltà o per interesse economico. Onore quindi a questo eroico cane ed a quella gente civile che rende dignità all'Abruzzo”.

LEAL, che sta lavorando con il proprio team per le impellenti modifiche alla nostra Costituzione, aveva già denunciato con un comunicato stampa lo scorso 19 luglio l’aumento di casi di esche avvelenate e dell’impennata del numero di casi di morte per avvelenamento di tante specie animali, casi documentati nel “Rapporto Maltrattamento Animali in Italia” (*) proprio in occasione del rinnovo dell’Ordinanza “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati” (http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/07/13/18A04714/SG) ormai giunta alla sua settima proroga. LEAL giudica l’Ordinanza un deterrente, ma aveva ribadito la necessità di una modifica della nostra Costituzione che garantisca pene più severe per chi maltratta o uccide un animale.
(*)
Rapporto 2017:
http://www.leal.it/RAPPORTO-MALTRATTAMNTO-ANIMALE-2017-new.pdf
Rapporto 2016:
http://www.leal.it/Dossier_Maltrattamento_Animali_2016.pdf

Rassegna Stampa del 31/07/2018

- Incontro Trump-Conte: accordo sulla Libia e i dazi per le aziende agroalimentare. Presidente Usa lode politica immigrazione.
Il tycoon ha accolto il premier alla Casa Bianca parlando di "outsider della politica". Lodi all'Italia per le politiche sull'immirgazione. Durante il vertice, trovato l'accordo per l'appoggio statunitense sulla Libia e una "cabina di regia" per il Mediterraneo. Il premier italiano: "Riconosciuto ruolo di interlocutore privilegiato". Sul tavolo anche sanzioni alla Russia, F35 e Tap. Che per Conte è "un'opera strategica".

- Daisy Osakue, la telefonata di Conte: “Governo condannerà sempre il razzismo. Salvini razzista? Chi lo pensa si sbaglia”.
Il presidente del Consiglio chiama da Washington l'atleta aggredita con un lancio di uova: "Lei ha escluso movente razzista, ma è un gesto inqualificabile. E mai abbassare il livello di attenzione". Spadafora: "Basta slogan e spauracchi per soffiare sul fuoco". E alla fine Salvini twitta: "Non giudico la gente dal colore della pelle".

- Abruzzo, italo-senegalese insultato da un impiegato della Asl. “Vattene, questo non è il veterinario”.
L'uomo, 39 anni, ha denunciato l'episodio, accaduto a Giulianova, ai carabinieri. "Ci sono rimasto davvero male, è la prima volta che mi capita una cosa del genere", spiega al Corriere Adriatico. Indagini in corso. Il dipendente pubblico, se il racconto venisse verificato, rischia il licenziamento. La Asl di Teramo apre un'inchiesta interna.

- Aprilia, sindaco: “Frasi di Salvini possono alimentare intolleranza”. Carabinieri: “No ronde, ma stupisce reattività condomini”.
Il sindaco di Aprilia, Antonio Terra, eletto con liste civiche, parla il giorno dopo la morte del marocchino inseguito con l'auto e, secondo ipotesi investigative, colpito con un calcio o un pugno, probabile concausa del suo decesso assieme all'incidente scatenato dalla fuga. Il comandante dell'Arma: "No pestaggio prolungato".

- Italiani scomparsi in Messico, arrestato uomo del cartello Nueva generacion.
L'uomo avrebbe pagato la polizia per avere in consegna Raffaele Russo, il figlio Antonio Russo e suo nipote Vincenzo Cimmino. Per l’avvocato Claudio Falleti che segue le famiglie dei tre napoletani spariti nel nulla il 31 gennaio scorso si tratta di "un arresto eccellente e potrebbe presto rivelare informazioni sensibili" sulla loro sorte.

lunedì 30 luglio 2018

Rassegna Stampa del 30/07/2018

- Immigrati, Salvini: “Razzismo? Compiono 700 reati al giorno, un terzo del totale”. Poi twitta: “Tanti nemici, tanto onore”.
Polemiche sul tweet del ministro dell'Interno: "Che citi una frase di Benito Mussolini, proprio il giorno della nascita del dittatore, la dice lunga sulla sua cultura politica, sul suo rispetto della Costituzione", attacca il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. "Punta a nascondere il fallimento del governo", commenta il governatore del Lazio Nicola Zingaretti.

- Libia, il governo delle milizie.
 Dopo il caos seguito alla caduta di Gheddafi, oggi due gruppi si spartiscono il business dei migranti e controllano le partenze dalla costa. Ma per stabilizzare la Libia e arginare il flusso di persona bisogna trattare con loro, e non solo. E condividere i proventi del petrolio.
I tentativi di ricomposizione del quadro interno della Libia nella fase post-Gheddafi non sono riusciti a contribuire alla pacificazione, all’unificazione e al consolidamento socio-politico e istituzionale del Paese. Le motivazioni risiedono in buona parte nell’identità multipla della Libia (regionalismi, localismi, tribalismi), nella progressiva polarizzazione politica seguita al fallimento delle primavere arabe, ma anche e soprattutto nel ruolo disgregante degli attori internazionali (europei compresi), ognuno dei quali ha cercato di favorire un gruppo interno a discapito dell’altro nel tentativo di avere influenza sul Paese.

- Ilva, ArcelorMittal a Di Maio: ‘Tavolo con 62 istituzioni? Serve percorso costruttivo’. Il sindaco di Taranto: “Sceneggiata”.
All'incontro al Mise per la presentazione dell'addendum migliorativo sul fronte occupazione e ambientale sono stati invitati associazioni di consumatori, comitati locali e sigle che hanno contestato il primo cittadino Melucci. Che attacca: "Dal ministro dilettantismo spaccone". Il gruppo fa sapere che l'allargamento delle convocazioni è "del tutto inatteso". Fim: "Passerella". Fiom: "Chiarezza su tempi e modi della trattativa". Il titolare del Mise replica: "Non è un club privato".

- Sondaggi, continua la luna di miele tra il governo e gli italiani: la fiducia è al 61% Populismo, solo per il 43% è negativo.
L'apprezzamento per l'esecutivo registrato a 2 mesi dall'insediamento da un sondaggio condotto da Ipsos per il "Corriere della Sera". Una rilevazione Swg pubblicata da "Il Messaggero" illustra come sia mutato il parere della popolazione nei confronti della categoria "demagogia, adulazione sistemica della folla, far appello agli istinti più bassi delle persone ".

- Latina, inseguono e picchiano il presunto ladro. Due persone accusate di omicidio preterintenzionale.
La vittima è un cittadino marocchino di 43 anni. La sua vettura era stata segnalata ai carabinieri intorno alle due di notte. A bordo è stato ritrovato uno zaino con arnesi da scasso.

domenica 29 luglio 2018

Due Minuti Un Libro - settimana dal 30/07 al 04/08/2018

Lunedì
LE SORELLE DONGURI, un romanzo che insegna a mettersi in gioco, a lasciarsi andare al caso, spesso foriero di sorprese inaspettate;

Martedì
VENTUNO GIORNI PER RINASCERE, ventuno giorni per cambiare stile di vita e ritrovare l'equilibrio, la salute, la vitalità e la gioia. Salute;

Mercoledì
IL PRIMO GIORNO DELLA MIA VITA, un uomo, due donne e un ragazzino convinti di aver toccato il fondo incontrano un personaggio misterioso che gli regala sette giorni per scoprire come sarebbe il mondo senza di loro. E, se possibile, per innamorarsi ancora della vita;

Giovedì
SARA AL TRAMONTO, Maurizio de Giovanni dà vita a un personaggio che rimarrà tra i più memorabili del noir italiano. Giallo;

Venerdì
TU CHE SEI DI ME LA MIGLIOR PARTE, questo non è solo un'eccezionale panoramica dell'Italia anni Ottanta e Novanta rischiarata dalla prodigiosa memoria mitopoietica dell'autore, ma s'impone come un maestoso, ironico e commovente romanzo di formazione;

Sabato
E TU SPLENDI, un romanzo potente e felice, di ombre e di luce, tragico e divertente, semplice come le cose davvero profonde.

Rassegna Stampa del 29/07/2018 Aggiornamento

- Di Maio: “Cencelli sulle nomine? Premiate le competenze. Reddito cittadinanza e flat tax emergenze da realizzare subito”.
Il vicepremier e ministro intervistato dal Corriere parla anche di Tav e Tap: l'alta velocità ferroviaria "va ridiscussa e in caso di revisione non ci sono penali", sul gasdotto "bisogna parlare con il sindaco di Melendugno e con i cittadini". Sul Decreto dignità "campagna di fake news. Gli imprenditori aspettino il testo finale, in arrivo incentivi per stabilizzare anche gli over 35". Le stime Inps sui contratti a rischio? "Più da sfera di cristallo che dato reale".

- Siria, viaggio al termine della guerra: sette anni di distruzione raccontati dai religiosi cristiani di Damasco e Aleppo.
Ospitiamo il racconto inedito del reporter indipendente Giorgio Fornoni: tra macerie e devastazione, la contro narrazione del conflitto fatta da frati, suore e alti prelati che hanno vissuto bombardamenti e barbarie per un lustro e mezzo. E che ora dicono: "Assad è stato la salvezza nostra e del popolo siriano".

- Terremoto Indonesia, almeno 12 morti e 40 feriti. Scossa di magnitudo 6.4 con epicentro nell’isola di Lombok.
"Crediamo che il numero delle persone coinvolte possa aumentare. Non abbiamo ancora dati certi", ha spiegato un portavoce della Indonesian disaster mitigation agency, Sutopo Purwo Nugroho.

- No Tav, raduno a Venaus: “Non abbiamo governi amici. 5 stelle? Hanno promesso, ma ora ci sentiamo traditi”.
“Il movimento No Tav non ha mai avuto governi amici”. Al Festival Alta Felicità di Venaus, la quattro giorni di musica e cultura organizzata dal movimento contro la grande opera, gli attivisti restano scettici sulle polemiche tra Lega e M5s sul tema Tav. “Finché non vedo non credo – racconta Gianna mentre è impegnata nello stand dei Fornelli in Lotta – anche perché non solo di No Tav si vive, basta vedere le politiche in tema di migranti.

- Banca Carige, istituto allo sbando in attesa dei nuovi vertici. E nel vuoto di potere i conti rischiano di peggiorare.
L'ad Fiorentino ha rivelato che a novembre 2017 ci fu la corsa agli sportelli per ritirare i depositi da parte dei clienti, turbati dall'incertezza sul consorzio di garanzia che doveva assistere l'ultimo aumento di capitale. C’è da chiedersi cosa potrà accadere nei prossimi due mesi, tra tempesta giudiziaria e guerra quotidiana tra il primo socio Malacalza e il numero uno.

Rassegna Stampa del 29/07/2018

- Palermo, ferito migrante: “Sporco negro”. Razzismo: otto attacchi da giugno. Salvini: “L’allarme è un’invenzione della sinistra”.
E' accaduto a Partinico, nel palermitano, dove un 19enne senegalese richiedente asilo, che lavora come cameriere in un bar di piazza Caterina, è stato aggredito da un gruppo di ragazzi che gli hanno procurato ferite al labbro e alle orecchie. Dopo bracciante ucciso a Vibo Valentia il 3 giugno, episodi si sono verificati a Roma, Vicenza, Caserta, Latina e Forlì. Ma il ministro dell'Interno minimizza: "La pazienza degli italiani è quasi finita".

- Mantova, petizione di cittadini ferma il rimpatrio di un immigrato e il sindaco leghista dà parere favorevole.
Fassar Marcel Ndiaye, senegalese, ha saputo farsi voler bene da tutta la comunità. Impegnato nel volontariato, assiste gli anziani e dà una mano in parrocchia. Per domani in suo onore il paese ha organizzato una grande festa.

- Preti pedofili, Papa Francesco toglie la porpora al cardinal Theodore McCarrick.
Non succedeva dal 1927. Già nel 2015 Bergoglio aveva privato il “cardinale molestatore” Keith Michael Patrick O’Brien, arcivescovo emerito di Saint Andrews and Edinburgh, dei diritti e delle prerogative del cardinalato. Ma O’Brien, scomparso recentemente, era rimasto comunque cardinale, seppure solo formalmente.

- Tav, Chiamparino: “Se c’è lo stop pronto a indire referendum”. Centrodestra plaude Cgil: “Opera indispensabile, no al blocco”.
In un'intervista a La Repubblica il presidente della Regione Piemonte, esponente del Partito Democratico, promette battaglia contro l'idea di accantonare il progetto. Napoli (Forza Italia): "Giusto, si pronuncino i cittadini". Montaruli (Fdi): "Convochi subito la consultazione". Meloni: "E' un'idea mia". Anche il sindacato contro il blocco dei lavori. Corteo raggiunge il cantiere: denunciati 20 manifestanti.

- Trattativa, la Falange armata e i servizi segreti deviati. I giudici: “Ravvisabili gli indizi di concorso nelle stragi mafiose”.
Nelle motivazioni della sentenza sulla trattativa Stato-mafia, vero romanzo criminale degli ultimi 30 anni della storia di Italia, e nell'anno in cui sono caduti i 25 anni delle stragi del 1993 troviamo un intero capitolo, il numero 34, dedicato all'oscura sigla criminale che nei primi anni Novanta rivendicava ogni singolo fatto di sangue che sconvolgeva il paese.

sabato 28 luglio 2018

“SEGNALI DI PACE” il nuovo album di FRANCESCO CHIUMMENTO

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Milano, 27 luglio 2018
Comunicato Stampa

 
“SEGNALI DI PACE”
il nuovo album di
FRANCESCO CHIUMMENTO

Da oggi 27 luglio in tutti i webstore

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Francesco Chiummento (classe 1954) è un operaio con la passione per la musica, ha lavorato per quaranta anni in fabbrica come elettromeccanico, l’ultima sua esperienza è stata la Thyssen Krupp di Torino, dove nel 2007 morirono sette operai. Dal 1975, la sua grande passione per la musica l’ha portato a suonare in diverse formazioni musicali di Torino e a incidere alcuni dischi autoprodotti. Nel 2001 ha vinto il premio della critica al “Premio Ciampi” di Livorno.

L’album “Segnali di Pace”, nei webstore dal 27 luglio 2018, è un concept album composto da 12 canzoni scritte a quattro mani con Paolo Ricca. Il disco racconta la storia di Arkan un ragazzo di quindici anni abitante a Palmira in Siria che decide di lottare per la pace sul modello di Ghandi. “Segnali di Pace” è un disco sperimentale, non facile, e vuole sensibilizzare attraverso la musica il difficile momento che vive la Siria, una delle civiltà più antiche della terra, che la guerra rischia di cancellare.

“Segnali di Pace” viaggia tra sonorità e dinamiche prog, new age e world music. Alla realizzazione dell’album hanno partecipato diversi musicisti quasi tutti di estrazione Jazz come Paolo Raineri alla tromba (Ottone Pesante, Komara, The Blessed Beat), Riccardo Moffa alle chitarre, Danilo Pala al sax, Lautaro Acosta al violino (Arti e Mestieri), Daniele Bianchini alla chitarra (Jumbo), Paolo Ricca alle tastiere e computer programming nonché arrangiatore e fonico dell’intero disco.

Etichetta Terzo Millennio
Il disco è in distribuzione digitale Pirames International.

Track list “Segnali di Pace”:
1) Segnali di Pace
2) Manifesto
3) Sacrifice
4) Ritual
5) Una voce nel deserto
6) Il vuoto dentro
7) Rahmsal
8) Shendo Dan
9) L’amore
10) Neh neh
11) Shendo rik
12) Dan dawn


FRANCESCO CAPRINI
Ufficio Stampa DIVI IN AZIONE
Tel. 3932124576

Rassegna Stampa del 28/07/2017

- Firenze non riesce a smaltire i rifiuti, Rossi li manda in altre città. I sindaci sul piede di guerra: “Non siamo la discarica”.
Il capoluogo (ma anche le vicine Prato e Pistoia) a rischio emergenza immondizia. Così la Regione pensa a una legge per bypassare le assemblee dei tre ambiti territoriali e spedire la spazzatura negli inceneritori di altre zone. E oltre ai territori protesta anche il Pd, che è in maggioranza e blocca il testo in commissione.

- Rai, il governo indica Salini ad e Foa presidente. Di Maio: “Rivoluzione culturale”. Il Pd: “Si sono spartiti l’azienda”.
Accordo in maggioranza, Tria nomina come amministratore delegato l'ex manager di Sky e La7 e sottoporrà alla commissione di Vigilanza Rai il nome dell'editorialista del "Giornale" finora direttore generale dell'azienda svizzera Timedia Holding e molto vicino al senatore della Lega Bagnai.

- Edilizia, l’isola rende meglio: il business dell’abuso lontano dalla costa.
 Da Ischia all’Elba la regola è sempre la stessa: nel dubbio, costruire. Anche ville a bordo mare con accesso privato alla spiaggia .
 Capri negli ultimi sei mesi i carabinieri hanno sequestrato una ventina tra ville e appartamenti di pregio con accuse di abusivismo edilizio, e sette di questi episodi sono finiti in un’articolata inchiesta sulla gestione dell’ufficio tecnico municipale.

- Cina, arriva il primo “treno volante”: tecnologia hyperloop in partnership con gli Usa. Può raggiungere i 1200 km/h.
Lo scorso 19 luglio, il governo locale ha annunciato il raggiunto accordo con la società californiana Hyperloop Transportation Technologies (HTT) per la costruzione di un tracciato ferroviario nella cittadina da Tongren, che prevede l'utilizzo della tecnologia vagheggiata dal Ceo di Tesla Elon Musk fin dal 2012.

- Dl Dignità, il giuslavorista: “Pregiudizi dietro le polemiche sul calo dei contratti. Meno precarietà crea capitale sociale”.
Ospitiamo l'intervento del professor Giorgio Fontana Ordinario di Diritto del Lavoro all'Università di Reggio Calabria: "La disciplina proposta dal governo Conte è oggettivamente, fra tutte quelle che si sono succedute, una delle meno rigide: liberalizza il primo contratto a termine fino a 12 mesi. Punta a eliminare un fattore di disuguaglianza fra i lavoratori".

venerdì 27 luglio 2018


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Milano, 26 luglio 2018
Comunicato Stampa

 
In radio e su SPOTIFY
“Fuego (Prod. Varis)”
il nuovo singolo di
SAMU

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Venerdì 27 luglio dalle ore 18.00 SAMU sarà ai microfoni di Radio LatteMiele nella trasmissione “What’s up” condotta da Francesco Bianco, nel programma “Bianco e Blue” intervistato da Francesco Bianco e Diego Belfiore.
Alle 17.30 troveremo il rapper impegnato in un'altra intervista in diretta con Radio Azzurra.

Il brano è stato inserito nella playlist “The Urban Hype” Top 60 Trap italia hits di Spotify.

“Fuego” è il nuovo singolo del rapper di origine albanese Samu. In puro stile Trap. Il brano si apre con la prima strofa che descrive l’importanza di essere veri con se stessi e gli altri per esprimere e trasmettere al meglio le emozioni che si vivono nella quotidianità, criticando chi crea un personaggio basato sugli stereotipi della musica contemporanea Trap.

La musicalità del brano ha dei richiami pop dalle ritmiche moderne trap, lʼatmosfera è molto estiva con delle sfumature nostalgiche creata dai Synth nella strofa, che rafforzano il contrasto con la grinta del ritornello creata dalla chitarra e dall’ Organ Synth.

“Fuego” affronta diverse tematiche, molto vicine alla sfera personale dell’artista e al mondo trap, descrive l’importanza di impegnarsi per raggiungere i propri obiettivi, rimanendo sempre veri con se stessi e gli altri. “Fuego” è anche una provocazione a sostegno dell’unicità, in una società che giudica chi osa andare controcorrente.

“Fuego” è da oggi in rotazione sulle radio italiane e disponibile su SPOTIFY.

 
SAMU

Samuele Hamzai nasce a Sondalo (provincia di Sondrio) il 6 agosto 1997. Di origine Albanese, il rapper cresce in Valfurva, nel valtellinese.

Samu trascorre un infanzia burrascosa causata dal divorzio dei genitori e dalla separazione dal fratello maggiore, si scontra fin da subito con la realtà discriminatoria italiana caratterizzata dai paesi di provincia. Vive con la madre, la quale riesce a crescere tre figli con le sue forze. Gli anni passano velocemente tra gioie e dolori. Durante l’estate del 2014 si trova protagonista in faccende di spaccio per via delle accuse mosse da persone a lui vicine, scontando la pena al Beccaria di Milano.

Nell’ottobre del 2016, Samu decide di lasciare la scuola per inseguire il sogno di realizzare il suo progetto musicale. Si trasferisce da solo a Milano, entra in contatto e inizia a collaborare con il suo vecchio compagno di classe nonché produttore Gabriele Chiapparini, in arte Varis, (diplomato al NAM come produttore, compositore e fonico).

Nel 2017 Samu trasloca assieme a suo fratello Fabian e al suo miglior amico dʼ infanzia Kastriot Meta. I tre ragazzi cresciuti assieme si separano per un paio dʼanni per questioni legali e personali, ma si ritrovano tutti e tre assieme e nel 2018 fondano il collettivo K.F.S. che sta ad indicare “key factors (for) success” nonché le loro iniziali. Ogni membro del team svolge ruoli diversi tra cui, marketing, direzione video, styling, brand, graphic designer.

L’obbiettivo del collettivo è di riuscire a trasmettere alla società la loro filosofia: circondandosi di persone positive che credono nei loro ideali e motivandosi a vicenda si può arrivare a realizzare le proprie ambizioni.
 

FRANCO SAININI
Ufficio Stampa DIVI IN AZIONE
Tel. 3925970778
 

Rassegna Stampa del 27/07/2018

- Air Force Renzi, il premier Conte: “Stop al contratto da 150 milioni per l’Airbus”. Toninelli: “Non ci sarà nessuna penale”.
Durante la conferenza stampa congiunta con il vicepremier Luigi Di Maio a bordo dell'aereo, il ministro dei trasporti ha spiegato che "una volta recuperato il contratto abbiamo valutato la facilità con cui poterlo rescindere. È tutto in termini di legge, molto semplice. Qual era la difficoltà? Non esistevano i documenti, ora li abbiamo desecretati".

- Roma, sgombero del campo rom Camping River: famiglie separate, alloggi solo per una decina. Così molte hanno rinunciato.
La divisione dei nuclei in occasione di sgomberi con forza pubblica è divenuta quasi una prassi. Donne e bambini, come disabili e anziani, sono inseriti nelle “categorie deboli” e dunque hanno la priorità rispetto agli uomini adulti. E siccome i servizi sociali operano separatamente dal Dipartimento Politiche Abitative, ecco spiegata l’impossibilità burocratica, in assenza di un numero di strutture sufficienti, a trovare un tetto a tutti.

- Dl Dignità, Di Maio: “300 milioni all’anno per contratti a tempo indeterminato”. Ok a modifica Pd su conciliazione licenziati.
Lavori a rilento nelle commissioni Finanze e Lavoro. Ancora da discutere i capitoli su voucher e sugli incentivi per le stabilizzazioni. Assicurazioni alle opposizioni su compensazione debiti-crediti della Pa e sull'esenzione di colf e badanti sui contratti a termine. Liberi e Uguali: "Bocciata la nostra proposta di reintrodurre l'articolo 18: questo governo cala la maschera".

- Sergio Marchionne, l’ospedale di Zurigo: “In cura da noi da più di un anno”.
L'Universitätsspital rompe il silenzio tenuto finora per "rispetto della privacy". L'ex Fiat "si recava a cadenza regolare" per le cure. La società fa sapere che non aveva conoscenza dei fatti relativi allo stato di salute del manager. Intanto Fca sale in Borsa e inizia il recupero dopo il tonfo nel giorno della morte del vecchio ad.

- Firenze, al via la festa di Sinistra italiana: “Persi nostri valori. Ripartire? Solo se torniamo a difendere gli ultimi”.
“Le persone non vogliono nemmeno più sentire la parola sinistra. Non la vogliono più sentire perché la associano ad aspetti negativi nei confronti della loro vita quotidiana: i tagli alla sanità, all’istruzione, ai diritti”. È una delle voci dei partecipanti alla Festa Nazionale di Sinistra Italiana per LeU, in corso fino a domenica 29 luglio all’Area Festa d’Estate del Varlungo (Firenze).

giovedì 26 luglio 2018

ROCK TARGATO ITALIA XXXI edizione APERTE ISCRIZIONI


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Milano, 25 luglio 2018
Comunicato Stampa
ROCK TARGATO ITALIA
XXXI edizione
APERTE ISCRIZIONI

Rock Targato Italia è un contest dedicato ad artisti emergenti che propongono musica propria di qualità. Il concorso ha contribuito al successo di grandi nomi della scena musicale italiana, tra cui Timoria, Marlene Kuntz, Subsonica, Estra, Le Vibrazioni.

Il contest è giunto alla sua XXXI edizione e da oggi sono aperte le iscrizioni sul sito www.rocktargatoitalia.eu.

Rock Targato Italia è una grande comunità di musicisti e appassionati del settore, sostenuta dall’Ufficio Stampa Divinazione Milano che offre un servizio di promozione e comunicazione, con la quale collaborano produttori, discografici, gestori di locali, radio, blog e giornali.

I partecipanti avranno la possibilità di esibirsi nei locali live e vincere una campagna promozionale dedicata al loro progetto musicale, per far conoscere la propria musica.

Il regolamento del concorso è disponibile sul sito ufficiale di Rock Targato Italia al link:  http://www.rocktargatoitalia.eu/regolamento.html.

Se vuoi conoscere le nostre attività (concerti, eventi culturali, promozioni discografiche), e rimanere informato e aggiornato, ti invitiamo a inviare una mail con i tuoi dati all’indirizzo info@rocktargatoitalia.it.

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 FRANCESCO CAPRINI - FRANCO SAININI
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