lunedì 30 aprile 2018

Per Astrale in Astrale - mystic energetic photography by Stefano Donno

Per Astrale in Astrale - mystic energetic photography by Stefano Donno
dall'8 al 13 maggio 2018
Casa delle artiste - museo di Alda Merini
Via Magolfa, 32, 20143 Milano MI
Inaugurazione ore 18,00 - 8 maggio 2018
Presenta l’artista Donato Di Poce (poeta, critico d'Arte, scrittore di aforismi)
Mystic Energetic Reading a cura di Chiara Evangelista (poetessa) – lettura di brani alchemici tratti dalla Tradizione Perenne  Alchemica da Ermete Trsimegisto a Paracelsus
“Il concept mistico spirituale evidenzia ma non esaurisce l’aura cinetica di Stefano Donno, che nel recente progetto espositivo denominato – EAW, evidenzia da un lato la sua cultura filosofico-mistica, e dall’altra la voglia di sperimentazione avanguardista. Il risultato è decisamente originale e fuori dagli schemi, in equilibrio tra due focus; quello sul movimento e quello sulla luce che trova nel colore rarefatto e sfumato ectoplasmi astratti e nebbie ancestrali d’intenso fascino e corridoi interiori che ci mettono in contatto e risvegliano i nostri chakra di liberazione e la nostra sete di visione”
“Così sintetizzavo in occasione della sua prima mostra fotografica, il lavoro di Stefano Donno, che è anche Scrittore, poeta, editore, studioso di Filosofia Esoterica (nota di non poco conto ad evidenziare la interdisciplinarietà dell’autore curioso e attento alla cultura e al segno delle cose, ma anche al mondo delle ombre e della realtà in movimento/cambiamento e a all’invisibile, a ciò che altrimenti resterebbe nascosto, non detto, non visto. Potremmo definirla un’estetica della percezione minima e dell’energia. MEAW è un progetto creativo di Stefano Donno che unisce la dimensione astrale iniziatica con la fotografia. La sua idea è quella di attingere a porzioni di sapere appartenenti alla Tradizione Perenne, utilizzando l’aura cinetica dell’ontologia che circonda le azioni fotografiche da lui compiute. La prima fase è quella di portare ad emersione il sapere iniziatico nel mondo profano, attraverso la creazione e la visione estetico/artistica, cercando di fornire spunti di riflessione e ricerca. La seconda è attivare non solo nel subcosciente con il godimento del manufatto estetico/eterico da parte del fruitore, e la simbologia di riferimento (che è attivabile dunque in astrale secondo ancestrali leggi magiche e metafisiche) ma anche le energie che percorrono la superficie su cui le opere sono realizzate. Le diverse tracce e traiettorie cromatiche corrispondono a dei veri e propri circuiti spirituali. Oltre al concetto di invisibile cui accennavamo, Donno lavoro molto su due temi fondamentali della fotografia di ricerca e sperimentale che per il momento chiameremo astratta, che sono IL TEMPO e IL MOVIMENTO e che sono nel suo caso strettamente collegati e creano ulteriori “visioni”, nuova bellezza. (testo critico di Donato Di Poce (poeta, critico d'Arte, scrittore di aforismi)
Info Link
Casa delle artiste - museo di Alda Merini
Via Magolfa, 32, 20143 Milano MI

Rassegna Stampa del 30/04/2018 Prima Edizione

- Renzi fa il padrone del Pd: “Mai con i 5 stelle”. Di Maio: “Non riescono a liberarsi di lui. Dicono no ai temi, la pagheranno”.
L'ex segretario intervistato su Rai1 a "Che tempo che fa" azzera tutti i tentativi di mediazione dei giorni scorsi del reggente Martina e brucia la direzione. Poi ritorna sulla sua ossessione delle riforme costituzionali: "Dal 4 dicembre 2016 il Paese è bloccato", tirando una stoccata a Gentiloni. Il Capo politico M5s su Facebook: "Ego smisurato". Il senatore torna anche sul caso di Fico sollevato da le Iene: "Se la vicenda della colf pagata in nero è vera, chiarisca in Parlamento".

- Elezioni Friuli Venezia Giulia, affluenza alle 19 al 38%. In aumento rispetto al 2013, ma si votava in due giorni.
Alle 23 i seggi verranno sigillati e lo spoglio inizierà lunedì mattina alle 8. Sfida a quattro tra Fedriga del centrodestra, Bolzonello per il centrosinistra e Fraleoni Morgera, candidato del M5s, e Cecotti (Patto per l'Autonomia).

- Centrodestra, Moncalvo: “Simbolo, Isoardi e altre ritorsioni: ecco perché Salvini non mollerà Berlusconi”.
Gigi Moncalvo è un giornalista di lungo corso, che conosce molto bene la Lega. Dal 2002 al 2004 ha anche diretto La Padania. “Quando diressi il giornale della Lega chiesi il licenziamento di Matteo Salvini”.

- Roma, primarie del centrosinistra nei Municipi III e VIII: sconfitti candidati del Pd. “Il primo a perdere è stato Orfini”.
Vincono Amedeo Ciaccheri per il Municipio VIII e Giovanni Caudo, ex assessore di Marino, al III: sono entrambi espressioni civiche e di sinistra. Miccoli, ex segretario romano: "La linea dell'isolamento è finita". Si voterà il 10 giugno.

- Beni FAI aperti al pubblico, al via percorsi anche per i disabili intellettivi e i sordi: “Questi posti appartengono a tutti”.
Da Villa Necchi Campiglio (Milano) fino a Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (Padova), partono i progetti “Sentire l’Arte” e “Bene FAI per tutti” che arricchiscono alcuni luoghi gestiti dal Fondo Ambiente Italiano di nuove proposte di fruizione degli spazi.

domenica 29 aprile 2018

Mancuso, una vita tra palco e realtà


Due Minuti Un Libro - settimana dal 30/04 al 05/05/2018

Lunedì
UN PASSATO DA SPIA, John le Carré scrive un romanzo avvincente di straordinario spessore letterario, raffinata ironia e ambivalenza morale e segna il ritorno della spia più famosa della letteratura contemporanea, George Smiley, chiudendo il cerchio di un'epoca che non esiste più;

Martedì
IL TATUATORE DI AUSCHWITZ, un romanzo sul potere della sofferenza e sulle luci della speranza. Su una promessa di futuro quando intorno tutto è buio;

Mercoledì
PIT, IL BAMBINO SENZA QUALITA', l'amicizia, il confronto, la solidarietà visti con lo sguardo magico dell'infanzia. Junior;

Giovedì
COME NON SCRIVERE, consigli ed esempi da seguire, trappole e scemenze da evitare quando si scrive in italiano. Guida;

Venerdì
L'ULTIMA SCELTA, un romanzo «invernale», cupo e gelido, in cui Leonardo Gori ci mostra un Bruno Arcieri invecchiato; un uomo stanco che si trova di fronte a un bivio cruciale, davanti al quale dovrà fare una scelta, l'ultima, forse la definitiva...;

Sabato
STELLA O CROCE, l’esordio di un nuovo personaggio letterario: Angela Mazzola, giovane poliziotta di Palermo, intuitiva, curiosa, sicura di sé, alle prese con un territorio difficile. Giallo.

sabato 28 aprile 2018

OGGI 28 APRILE CICLISTA VEGAN ALLA RACE ACROSS ITALY PER LA CAUSA ANIMALE

COMUNICATO STAMPA

OGGI 28 APRILE CICLISTA VEGAN ALLA RACE ACROSS ITALY PER LA CAUSA ANIMALE

È iniziato il conto alla rovescia per RAI Race Across Italy una impegnativa gara di ultracycling non stop di 800 km con partenza da Silvi Marina (Teramo) la partenza fissata per il 28 aprile.

L’atleta Paolo Barbon fondatore di "Bike for Animals", movimento che unisce la passione per le sfide ciclistiche alle battaglie per i diritti animali, ha battezzato la sua partecipazione alla gara RAIVeg 2018 racchiudendo nel suffisso "VEG" la scelta vegana di un atleta che affronta sfide estreme escludendo ogni alimento di origine animale e la sua battaglia per i diritti degli animali di ogni specie. Il significato della sua partecipazione è anche a sfondo benefico perché per aiutare la causa animale ha messo all’asta a 1 euro al km gli 800 km di percorso: i fondi raccolti saranno totalmente devoluti in parti uguali all’associazione LEAL Lega Antivivisezionista www.leal.it e al rifugio di Collegno (Torino) Vivi gli Animali Onlus www.viviglianimali.it.

Paolo Barbon è l'atleta vegano che per la causa animalista affronterà quest'anno questo circuito estremo che ha richiesto un allenamento molto impegnativo. Attivista per i diritti degli animali, non è nuovo a sfide sportive e di generosità.

Paolo Barbon dichiara: "Sono vegano da 13 anni e riesco ad affrontare allenamenti molto impegnativi ed affronterò il percorso RAI per portare alta la bandiera di uno stile di vita rispettoso di ogni essere vivente. Ho deciso di affrontare quest'anno questo circuito estremo che mi ha richiesto un grande impegno per essere presente con un messaggio forte e con la bandiera di LEAL in un contesto importante dove ci sarà un nutrito pubblico di appassionati, turisti e tanti media".

Paolo Barbon sarà sostenuto dall'associazione LEAL Lega Antivivisezionista con la quale ha stretto già da due anni una partnership visto l'identità di vedute e obiettivi. Gian Marco Prampolini, presidente di LEAL assisterà alla competizione per applaudire Paolo con attivisti, amici, sportivi e pubblico. Un punto informativo della Associazione distribuirà materiale sulla questione animale.


IMMAGINI ALLEGATE: LOGO E PERCORSO

https://www.facebook.com/BikeforAnimals/?ref=br_rs
www.leal.it

Paolo Barbon
cell. 3478594552
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Ufficio Stampa
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Rassegna Stampa del 28/04/2018 Edizione Speciale

- Alfie Evans è morto. I genitori su Facebook: “Il mio gladiatore è volato via. I nostri cuori spezzati”.
Il piccolo di 23 mesi, da tempo al centro di un'aspra battaglia legale, è morto alle 2.30 (ora inglese) all'ospedale Alder Hey di Liverpool, dove era ricoverato da dicembre 2016. I medici: "Un viaggio devastante per i genitori". Madre e padre di Charlie Gard: "Deve cambiare la legge sulla volontà parentale".
“Al nostro bimbo sono spuntate le ali intorno alle 2.30. I nostri cuori sono spezzati. Grazie a tutti per il sostegno“. L’annuncio della morte di Alfie Evans, il piccolo di 23 mesi affetto da una grave quanto ignota patologia neurodegenerativa, arriva su Facebook, attraverso le parole dei suoi genitori, Kate e Tom. Il bimbo è morto nella notte all’ospedale Alder Hey di Liverpool, a cinque giorni dal distacco dei macchinari salvavita ordinato dall’Alta Corte britannica. “Il mio gladiatore ha posato lo scudo e si è guadagnato le ali. Abbiamo il cuore spezzato. Ti voglio bene ragazzo mio”, sono le parole del padre Tom. Quello dei genitori è stato “un viaggio devastante”, hanno scritto i medici dell’ospedale in un messaggio di cordoglio per la morte del piccolo. “Vogliamo esprimere – si legge nella nota – la nostra simpatia e condoglianze dal profondo del cuore alla famiglia di Alfie in questo tempo di estrema angoscia. E’ stato un viaggio devastante per loro. Ora chiediamo sia rispettata la loro privacy e la privacy dello staff dell’Alder Hey”.

- “Il boss condannato per l’assassinio di mio figlio è innocente. Per 13 anni ho creduto nella giustizia, mi sento un cretino”.
“La tomba di Gianluca è l’unica che non ha il marmo perché è pronta per essere portata via. Se questa è la giustizia e se questa è l’Italia, me ne vado e mi porto mio figlio perché non lo voglio lasciare in Calabria”. Da 13 anni Mario Congiusta chiede giustizia per chi, il 24 maggio 2005 a Siderno, ha ucciso suo figlio Gianluca, un ragazzo di 32 anni che ha pagato con la vita l’aver detto no alle richieste estorsive della ‘ndrangheta. Dopo cinque processi e due ergastoli inflitti dalla Corte d’Assise d’appello di Reggio Calabria al boss Tommaso Costa, nei giorni scorsi la Cassazione ha annullato, la seconda volta senza rinvio, la condanna, riconoscendo l’imputato colpevole solo di associazione mafiosa. Su richiesta del sostituto procuratore della Dda Antonio De Bernardo, il boss Costa era stato arrestato nel 2007 nell’inchiesta “Lettera morta” dalla quale era emerso che Gianluca Congiusta è stato ucciso con un colpo di lupara perché si era opposto al pizzo che la cosca di Siderno voleva imporre al suo futuro suocero.

Rassegna Stampa del 28/04/2018 Prima Edizione

- Governo, l’ombra lunga di Renzi sulla direzione Pd. Salvini: “O governo di centrodestra o nuove elezioni entro l’estate”.
L'ex segretario tornerà a parlare in pubblico dal giorno delle dimissioni. Un intervento "non condizionante", si dice, ma Orfini appare chiaro: "Per me Salvini e Di Maio sono la stessa cosa". Nelle trattative interne al partito gli uomini del segretario chiedono condizioni molto dure per il M5s (come legittimare Jobs Act e Buona Scuola). Intanto il Quirinale pensa già a un piano B: come lasciare Gentiloni fino a settembre, ma con l'obiettivo di una riforma elettorale.

- Coree: riconoscimento internazionale, sanzioni più morbide e aiuti economici: ecco perché ora Kim cerca la pace.
Il "byungjin", la linea politica lanciata nel 2013, prevede lo sviluppo parallelo dell'atomica e dell'economia. Il primo è stato annunciato alcuni giorni fa con la sospensione dei test nucleari e missilistici e confermato nello storico incontro con il presidente sudcoreano Moon Jae-in. Il secondo arriverebbe dal disgelo con Seul, che potrebbe avviare un processo di apertura del Regno Eremita con l’introduzione di un sistema economico capitalista.

- Renzi e la bici Colnago: dono istituzionale che vale più di 300 euro, ma non risulta riscattato. È così? Suo staff prende tempo.
Il 25 aprile l'ex segretario del Pd si è presentato in piazza a Firenze in sella al dono ricevuto il 3 novembre 2016 durante la sua visita all'azienda di Cambiago. Si tratta di un gioiello che secondo gli esperti costerebbe intorno ai 1500 euro, ma i collezionisti spenderebbero fior di quattrini pur di accaparrarselo. L'ex presidente del Consiglio lo ha riscattato ottemperando ai dettami del Decreto Prodi del 2007 oppure se ne è appropriato non rispettando la legge? In attesa di una risposta ufficiale, dagli elementi in possesso sembrerebbe farsi largo la seconda ipotesi.

- Gaza, quinto venerdì di scontri: tre palestinesi morti e oltre trecento feriti. Amnesty: “Embargo armi a Israele”.
Alle proteste hanno partecipato più di 10mila manifestanti. Alcuni hanno "cercato di abbattere i reticolati e di appiccare il fuoco", ha dichiarato il portavoce militare di Israele Jonathan Conricus. Per questo l'esercito è stato costretto a intervenire.

- Macerata, spedizione della Mussolini contro il sindaco: “Il fantoccio di mio nonno? Atto osceno, chieda scusa”. Bagarre in municipio.
Si è rischiato lo scontro fisico nell’incontro tra il sindaco di Macerata Romano Carancini e l’europarlamentare Alessandra Mussolini, arrivata in città dopo la “pignatta antifascista”, con il fantoccio del duce a testa in giù preso a bastonate dai bambini in piazza Cesare Battisti il 25 aprile. “Uno scempio, un atto osceno” secondo l’eurodeputata, che ha invitato il sindaco a chiedere scusa alla città e a ritirare le deleghe ad un assessore. “Lei si deve vergognare” ha replicato Carancini.

venerdì 27 aprile 2018

PROCESSO AGLI ATTIVISTI DI FARMACOLOGIA: RIMANDATO AL 25 GIUGNO IL DISPOSITIVO DEL PM CHE CHIEDE 15 MESI PER GLI IMPUTATI. PARTE CIVILE ASSENTE

COMUNICATO STAMPA

PROCESSO AGLI ATTIVISTI DI FARMACOLOGIA: RIMANDATO AL 25 GIUGNO IL DISPOSITIVO DEL PM CHE CHIEDE 15 MESI PER GLI IMPUTATI. PARTE CIVILE ASSENTE

In un'aula gremita di antispecisti, rappresentanti di Associazioni antivivisezioniste nazionali e alla presenza di numerosa stampa, ieri 26 aprile presso il tribunale di Milano gli attivisti imputati si sono avvalsi della facoltà di rilasciare dichiarazioni spontanee forti, sentite e coinvolgenti che hanno evidenziato come la disobbedienza civile sia una scelta a volte necessaria per il cambiamento.

L'avvocato Maria Cristina Giussani, legale degli imputati spiega: "Eravamo pronti per le conclusioni e invece l’udienza per discussione della difesa è stata rinviata al 25 giugno. I tre attivisti hanno presentato spontanee dichiarazioni che sono state messe agli atti.
Il Pubblico Ministero, a seguito di breve discussione, ha proposto la pena di un anno e tre mesi. La parte civile, per la seconda volta, non si è presentata all’udienza. Fatto abbastanza anomalo che qualcosa però sta a significare. Se non si presenterà nemmeno alla prossima udienza con conclusioni scritte, decadranno anche le richieste risarcitorie. Attendiamo il 25 giugno per il dispositivo del Giudice".


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Rassegna Stampa del 27/04/2018 Prima Edizione

- Coree, storico incontro al confine tra Kim e Moon: “Ora comincia una nuova storia”.
La stretta di mano tra i due presidenti a Panmunjom, il villaggio dove fu firmato l’armistizio che segnò la fine della guerra nel 1953. Kim è il primo leader della famiglia al potere da circa 70 anni a calpestare il territorio sudcoreano: "Un punto di partenza della storia e di una nuova era di pace", ha scritto nel libro degli ospiti. Sul tavolo del summit la rinuncia alle armi nucleari da parte di Pyongyang e un trattato di pace fra le Coree.

- Scuola, sempre meno studenti bocciati per il 5 in condotta: l’anno scorso solo lo 0,1%. Maglia nera alla Campania: 0,3%.
Solo 1.835 allievi su quasi due milioni iscritti dal primo al quarto anno delle superiori sono stati respinti per cattivo comportamento. Nell’anno scolastico 2013/2014 la percentuale era stata dello 0,15%. Diminuiscono anche quelli che se la cavano con un sei: quattro anni fa erano il 5,03%, ora sono calati al 3,9%. Dai dati sulle promozioni emerge che i licei registrano il maggior numero di ammessi alla classe successiva.

- Atac, senza concordato ecco pronto il piano B: transizione di due anni a guida Mef per fare investimenti.
Se viene respinta l'ipotesi di procedura, si punterebbe a un'amministrazione controllata da ministero delle Finanze con il supporto di Fs e dicastero dei Trasporti, il tutto favorito da una ipotetica maggioranza nazionale M5S-Pd. Obiettivo: con un investimento di 500 milioni, rinnovare la flotta, rimettere in piedi l’azienda ed evitare l'interruzione di servizio pubblico.

- Rifiuti, Tar del Lazio rinvia alla Corte Ue il decreto Sblocca Italia. Accolto ricorso dei comitati contro gli inceneritori.
Oggetto del ricorso era il decreto dell'allora governo Renzi. I giudici hanno sospeso la decisione in attesa che sia valutata dalla Corte di giustizia dell'Unione europea la "conformità alle norme" comunitarie. A rilanciare la notizia i parlamentari 5 stelle che avevano sostenuto la battaglia degli ambientalisti nella scorsa legislatura.

- Mafia, 5 comuni sciolti per infiltrazioni: quarta volta per Platì. Nella lista anche Limbadi, città del clan Mancuso.
Oltre al paesino della Locride, da sempre considerato la culla della ‘ndrangheta, il consiglio dei ministri ha commissariato il comune in provincia di Vibo Valentia, dove pochi giorni fa le cosche hanno fatto saltare in aria con un’autobomba Matteo Vinci. E poi quello di Bompensiere, 500 abitanti in provincia di Caltanissetta, quello di Caivano in Campania, e il comune di Manduria in Puglia.

giovedì 26 aprile 2018

Da domani in RADIO “Sogni e Bisogni” il singolo della band torinese NOT

Ugo Moreno aggiunto. Premi backspace per rimuovere il destinatario.
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Milano, 26 aprile 2018

Comunicato Stampa

Da domani in RADIO
“Sogni e Bisogni”
il singolo della band torinese NOT
 
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Lo scontro eterno tra i desideri e realtà: la scelta di rimanere legati alle abitudini e alle comodità, vivendo di sogni, anziché affrontare i rischi che la realtà ci pone ogni volta che dobbiamo vivere i bisogni, fare delle scelte.

“Sogni e Bisogni” narra di amanti che non trovano il punto di contatto, il linguaggio necessario per viversi e scoprirsi senza barriere o sotterfugi. I due si avvicinano e si allontanano incapaci, di fronte ad un sogno che non si ha la forza di rendere reale.

“Sogni e Bisogni” un brano delicato, elegante, pop dagli arrangiamenti internazionali, é il nuovo singolo dei NOT, da domani 27 aprile in rotazione radiofonica.

Il brano anticipa il nuovo album, della band, che porta lo stesso titolo “Sogni e Bisogni”. Una raccolta di canzoni dagli arrangiamenti musicali intriganti, raffinati dal sapore universale e tematiche quotidiane non banali, realizzato con cura e particolare attenzione ai testi, sarà pubblicato a maggio.  

NOT
 
l NOT, acronimo di Note Oltre Tempo, sono una band di Torino composta da Fabrizio Arini (chitarra), Davide Berneccoli (batteria), Giorgio Ruggirello (basso) e Dario Marengo (chitarra).

Il gruppo debutta nel 2014 con i brani “I Miei Guai” e “Mi Giri Intorno”, realizzati in collaborazione con il produttore Luca Vicio Vicini, bassista dei Subsonica.

La band ha all’attivo l’EP “Il Primo Passo” registrato presso il CSP Studio di Rivoli (TO), album d’esordio autoprodotto e pubblicato nel 2016, seguito dai singoli “Vivere in Semplicità” e “Che gioia”.

Durante la registrazione del nuovo album presso il CSP Studio di Collegno (TO), il gruppo ha collaborato con il chitarrista Enrico Morrone.

NOT è un contenitore, all’interno del quale risiedono le persone e le idee che danno vita a questo progetto dal colore indefinito, cangiante. Così, note e parole vengono trasportate in suoni ed ambientazioni sempre diverse. Oltre Tempo. Senza convenzioni. Senza bisogno di classificare un genere, uno stile.

È “solo” musica, basta lasciarsi andare.
 
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FRANCO SAININI
Ufficio Stampa DIVI IN AZIONE
Tel. 02 58310655 – 3925970778

CARLO COLOMBO QUINTET SWING PARTY

Evento musicale
CARLO COLOMBO QUINTET SWING PARTY
All’interno di STREET FOOD & JAZZ 2018
Piazza S. Maria dei Battuti - Treviso
29 aprile 2018 ore 16.00
Il 30 Aprile è stata proclamata dall’UNESCO la Giornata Internazionale del Jazz. (International Jazz Day)
A questa forma d'arte internazionale è riconosciuta la promozione della pace, del dialogo tra le culture, il rispetto dei diritti umani e della dignità umana, sradicando la discriminazione e promuovendo la libertà di espressione.
L'assessorato alle Attività Produttive e Turismo del Comune di Treviso in collaborazione con un gruppo di musicisti trevigiani, il Basilico 13 e DaPino, celebra questa giornata, organizzando due giorni di concerti jazz gratuiti nelle piazze del centro con coinvolgimento dei ristoratori.
Nei due giorni che precedono il 30 Aprile, cioè sabato 28 e domenica 29, ben otto gruppi di stimati musicisti jazz del territorio suoneranno nelle piazze di Treviso per poi riunirsi in una Jam Session Finale la sera di domenica 29 in Piazza dei Signori dove sono invitati a suonare tutti i musicisti amanti del jazz e dell’improvvisazione
Dopo il successo dello scorso anno ritorna domenica 29 lo "Swing Party" di Carlo Colombo in Piazza Santa Maria dei Battuti.
Carlo Colombo 5et in collaborazione con Bassano Swing Out e Bounce Swing Lovers daranno vita ad un pomeriggio scoppiettante a base di swing.
Questa la formazione del gruppo: Carlo Colombo pianoforte e voce; Renato Peppoloni batteria e cori; Stefano Gajon clarinetto glockenspiel e cori; Giorgio Panagin contrabbasso e cori; Dario Zennaro chitarra e cori.
In caso di maltempo la manifestazione si svolgerà a pochi passi presso la Loggia dei Trecento
Carlo Colombo.
Musicista autore e pianista trevigiano, classe 1970, si avvicina al pianoforte all'età di quattordici anni iniziando lo studio della musica classica.
Verso la fine degli anni 80 inizia con delle formazioni rock come tastierista e fonda nel 1989 l'H.S.H. band, formazione di rock sperimentale che ha ottenuto un discreto successo nei locali del triveneto; vince anche il primo premio al festival del video indipendente di Monza, sez. Videoclip, con il proprio brano "Televideo".
Per un anno è stato pianista del duo di cabaret "Caffè Sconcerto "che lo ha portato in giro per il Nord Italia in svariati spettacoli. Parallelamente al rock sperimentale e al cabaret, Colombo continua lo studio del pianoforte e si avvicina al jazz grazie ad una borsa di studio della C.E.E. vinta nel 1992 che lo porta ad una full-immersion di quattro mesi studiando con musicisti jazz di livello mondiale quali Harold Danko, Mark Egan, Vic Juris, Maurizio Caldura, Ares Tavolazzi, Bruno Cesselli ed altri.
Ora oltre al progetto swing italiano d’autore collabora come pianista e compositore in diverse formazioni che spaziano dallo swing alla musica elettronica.
Dal 2013 è direttore ed arrangiatore della "Portobuffolè Swing Orchestra".
SITO DI RIFERIMENTO:
PROFILO FACEBOOK:
Promozione e organizzazione: Luisa Trevisi 347/8217393 trevisi.luisa@gmail.com

Trattativa: le reazioni scomposte delle ''belve ferite''

Non si placano le polemiche dopo le condanne al processo sul patto Stato-mafia
di Lorenzo Baldo“La sentenza dice che Dell’Utri ha fatto da cinghia di trasmissione tra le richieste di cosa nostra e l’allora governo Berlusconi che si era da poco insediato. La corte ritiene provato questo”. A distanza di pochi giorni dalla sentenza che ha condannato, tra gli altri, Marcello Dell’Utri per minaccia a Corpo politico dello Stato, le parole del pm Nino Di Matteo continuano a infiammare un Paese allo sbando. Che si straccia le vesti in maniera plateale attraverso padroni, servi, ominicchi, quaquaraquà e tanti altri insipidi personaggi in cerca di autore. Ma è pur sempre l’immagine di una “belva ferita” quella che appare davanti ai nostri occhi. Della serie: muoia Sansone con tutti i Filistei. Con tutti i rischi che la cosa comporta. Nel frattempo si va in scena. Per il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi (in foto a destra): “Ѐ ridicolo accostarmi alla sentenza”. Ecco quindi che viene recitato il solito mantra delle strabilianti azioni antimafiose intraprese dai suoi governi. Ma l’elenco dei disastri organizzati compiuti dai governi Berlusconi è davvero lungo. E può essere riassunto in un paio di “chicche” che meritano di essere ricordate. Decreto Biondi (1994), soprannominato “Salvaladri”: vietava la custodia cautelare in carcere (trasformata al massimo in arresti domiciliari) per i reati contro la Pubblica Amministrazione e quelli finanziari, comprese corruzione e concussione. berlusconi silvio c ansa 3Tutto questo accadeva mentre alcuni ufficiali della Guardia di Finanza confessavano di essere stati corrotti da quattro società Fininvest e si stava procedendo con le richieste di arresto per i dirigenti che avevano pagato le tangenti. Il decreto, oltre a impedire i nuovi arresti, aveva provocato la scarcerazione immediata di 2764 detenuti, dei quali 350 colletti bianchi coinvolti in Tangentopoli. All’udienza del 15 dicembre 2016 la questione del Decreto Biondi, quale possibile “concessione” alla mafia da parte dello Stato, era tornata sotto i riflettori attraverso la deposizione dell’ex ministro dell’Interno Roberto Maroni.
E che dire della tanto decantata “stabilizzazione del 41bis” sbandierata ai quattro venti da tutta la corte di Berlusconi? Non dimentichiamo che uno dei punti principali del “papello” di Riina era proprio l’annullamento del regime di carcere duro. Nel 2002 il governo Berlusconi aveva approvato la legge 279 che trasformava il 41bis per i mafiosi da provvedimento amministrativo straordinario, rinnovato di semestre in semestre dal ministro della Giustizia, in una misura stabile dell’ordinamento penitenziario. Dove apparire come un durissimo attacco a Cosa Nostra. Invece la legge aveva sortito l’effetto opposto: centinaia di boss avevano ottenuto la revoca del 41-bis dai Tribunali di sorveglianza. Per una serie di “difficoltà interpretative” della nuova legge e perché la riforma agevolava proprio le richieste di annullamento.
Lo scempio continuaForza Italia respinge con sdegno ogni tentativo di accostare, contro la logica e l’evidenza, il nome di Berlusconi alla vicenda della trattativa stato-mafia”, dichiarano i tanti “pasdaran” forzisti mentre vengono annunciate querele nei confronti del pm Di Matteo.
Ma lo scempio non si ferma qui. Non passa giorno che il tema scabroso della trattativa tra Stato e mafia sul sangue di tante vittime innocenti non venga affrontato in tv nei peggiori modi possibili. Tra questi una menzione speciale la merita Fabio Fazio (come dimenticare le sue interviste-scendiletto ad Andreotti o a Berlusconi?). mancino nicola rai 3Durante la scorsa puntata di “Che tempo che fa” il conduttore televisivo ha intervistato l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano senza mai ricordare le sue note intercettazioni con l’ex imputato (ora assolto) Nicola Mancino (in foto a sinistra). Ed è proprio nei confronti della sentenza trattativa che Re Giorgio si è lasciato andare ad un affettuoso commento rivolto al suo amico: “Il punto che ho apprezzato di più è stata l’assoluzione del senatore Mancino per non aver commesso il fatto”, per poi sottolineare come le accuse dei pm verso quest’ultimo sarebbero state avanzate “grossolanamente”. Una vera e propria “vergogna” ha commentato a caldo l’ex pm Antonio Ingroia, a cui va il merito di aver avviato l’indagine sulla trattativa.
Le gravissime dichiarazioni di Napolitano giungono dalla stessa persona che, interrogata al Quirinale, aveva fatto l’imbarazzante figura di un uomo evidentemente timoroso di dire tutto quello che sapeva in merito al patto tra mafia e Stato.
A riportare un po’ di equilibrio in trasmissione era stato poi il direttore del Fatto QuotidianoMarco Travaglio, che aveva spiegato a Fazio un dato oggettivo: “Se lo Stato dichiara guerra alla Mafia, mentre la Mafia dichiara guerra allo Stato, e poi in segreto alcuni pezzi dello Stato, dell’arma dei Carabinieri, dei Servizi e della politica colludono con la mafia e si mettono d’accordo con i mafiosi, vanno a trattare con Vito Ciancimino perché faccia da intermediario con colui che ha le mani insanguinate dalla strage di Capaci è chiaro che agli occhi dei mafiosi Borsellino diventa un ostacolo vivente, così come tutti i pezzi dello Stato che contrastavano la mafia”. Per poi sottolineare la terribile conseguenza di quell’accordo:“Così Paolo Borsellino fu sacrificato sull’altare di quella trattativa”.
Chi tace acconsente“Quello che mi ha fatto più male - aveva spiegato il pm Di Matteo alla giornalista Lucia Annunziata - è che rispetto alle accuse di usare strumentalmente il lavoro abbiamo avvertito un silenzio assordante di chi speravamo ci dovesse difendere, che invece è stato zitto, come l’Associazione nazionale magistrati e il Consiglio superiore della magistratura”. Secca replica del presidente dell’Anm Francesco Minisci“L’Associazione ha sempre difeso dagli attacchi l’autonomia e l’indipendenza dei magistrati”“Lo ha fatto - ha sottolineato Minisci - a favore dei colleghi di Palermo e continuerà sempre a difendere tutti i magistrati attaccati, pur non entrando mai nel merito delle vicende giudiziarie”. Da parte del Csm invece le agenzie riportano che non c’è stata “nessuna intenzione di commentare le dichiarazioni di Nino Di Matteo non solo “perchè non rientra nelle sue prerogative”, ma soprattutto in quanto “non è chiaro l'oggetto della accuse di Di Matteo”. Stendiamo un velo pietoso sull’Anm che nel 2012, portò alle dimissioni dello stesso Di Matteo e del collega Teresi per protesta alla gravissima posizione dell’associazione nazionale magistrati dopo il conflitto di attribuzione sollevato da Napolitano. Al (codardo) silenzio del Csm basta contrapporre i fiumi di parole che lo stesso “organo di rilievo costituzionale dell’ordinamento politico italiano, di governo autonomo della magistratura italiana ordinaria” ha riversato in questi anni nei confronti di Antonino Di Matteo attraverso disdicevoli azioni disciplinari, con tanto di sonore bocciature a livello di carriera.
In mezzo agli schiamazzi degli ultimi giorni, una citazione a parte la merita l’editoriale pubblicato sul Messaggero a firma dell’ex pm Carlo Nordio (in foto a destra). L’editoriale in sé è un concentrato di “perplessità” nei confronti del processo trattativa. Si commenta da solo. C’è però un interrogativo finale che vale la pena riprendere. “E’ possibile - si domanda Nordio - che per anni siamo stati ‘tutelati’ (si fa per dire) da una masnada di banditi? E in caso affermativo, dov’era la politica che li aveva piazzati in quei posti? Oppure è nella nostra giustizia che qualcosa non ha funzionato, e forse continua a non funzionare?”. La risposta è scontata: sì. Oggi c’è una sentenza che sancisce esattamente questo: per anni siamo stati “tutelati” da “una masnada di banditi” che, sotto le mentite spoglie di uomini delle istituzioni, così come ha spiegato il procuratore nazionale antimafia De Raho, “ha legittimato la mafia” a compiere altre stragi. Dov’è la politica che li ha piazzati?, si chiede l’ex pm trevigiano. Nel 
nordio carlo c ansadibattimento celebrato a Palermo molti ex potenti dell’epoca hanno testimoniato in evidente stato di profondo imbarazzo: in un mix di reticenza al limite della falsa testimonianza. Troppo rischioso dire tutta la verità. Il “pentito di Stato” auspicato dal pm Di Matteo è esattamente l’anello mancante per ricomporre definitivamente questa catena politico-criminale. Le prossime indagini dovranno quindi alzare ulteriormente l’asticella per arrivare a quel livello. Ma questo bellissimo e disgraziato Paese è pronto ad affrontarlo? Dalle reazioni scomposte delle tante “belve ferite” non si direbbe. Come ipotizza Nordio, nella nostra giustizia qualcosa non ha funzionato, e forse continua a non funzionare. Sì, sono decisamente troppo pochi i magistrati che hanno avuto - e hanno - il coraggio di mettere sul banco degli imputati lo Stato. Dall’altra parte della barricata una miriade di pavidi e collusi - ognuno nel proprio ruolo politico, istituzionale, giudiziario, o mediatico - continua a ostacolare la ricerca della verità. Ma è solo una questione di tempo.

“Tutelati da una masnada di banditi”

da Antimafia Duemila.

Rassegna Stampa del 26/04/2018 Prima Edizione

- Alfie Evans, la Corte d’Appello boccia l’ultimo ricorso: “No al trasferimento in Italia”.
Nuova udienza dopo il no dell'Alta corte. Il papà del piccolo ha minacciato una causa contro tre medici per omicidio dopo aver chiesto la grazia.
La Corte d’Appello di Londra ha rigettato il ricorso dei genitori del piccolo Alfie Evans contro il rifiuto di autorizzare il trasferimento del bambino da Liverpool a un ospedale italiano. Respinta sia l’argomentazione dell’avvocato del padre Tom, che contestava un giudizio precedente errato, sia quello del legale della madre Kate, che puntava sulla sopravvivenza inaspettata del bambino nonché sulla cittadinanza italiana che gli è appena concessa per invocare la libertà di circolazione interna all’Ue, di cui il Regno fa ancora parte.

- Vincent Bolloré, finito lo stato di fermo. I giudici lo iscrivono nel registro degli indagati per corruzione.
Il raider bretone, che tramite la sua Vivendi è primo azionista di Tim e in queste settimane protagonista di uno scontro con il fondo Elliott per il controllo del gruppo delle tlc, sarebbe stato informato da almeno due settimane del provvedimento in arrivo.

- Armenia, dopo le dimissioni del premier nuove proteste: “Ora vada al governo il leader dell’opposizione”.
Le dimostrazioni in tutto il Paese sono scoppiate il 17 aprile scorso, quando Nikol Pashinyan ha annunciato l'inizio della "rivoluzione di velluto". La prima vittoria è arrivata con il passo indietro del primo ministro Serzh Sargsyan, che è stato per due volte presidente e ha aggirato il limite costituzionale dei due mandati promuovendo un referendum ad hoc .

- Sky, Comcast lancia un’offerta da 22 miliardi di sterline: si apre la sfida con la Fox di Murdoch.
La società del magnate australiano aveva già fatto una proposta per ottenere il controllo completo dell'emittente britannica di cui oggi possiede una quota del 39 per cento. Ora l'annuncio del più grande operatore televisivo via cavo degli Stati Uniti rimescola le carte.

- Scioperi, nuovo regolamento: “Intervallo minimo di 20 giorni tra agitazioni che fermano bus e metropolitane”.
Il garante degli scioperi, in via sperimentale, introduce un paletto che dovrebbe "riequilibrare l’eccessiva compromissione del godimento dei diritto dei cittadini alla libertà di circolazione". Il presidente dell'autorità: "Troppe astensioni dal lavoro di venerdì e lunedì. E colpiscono in modo più pesante i cittadini meno abbienti che non possono permettersi il taxi".

LEAL IN AZIONE IN DIVERSE CITTÀ PER LA GIORNATA MONDIALE DEGLI ANIMALI DA LABORATORIO

COMUNICATO STAMPA

LEAL IN AZIONE IN DIVERSE CITTÀ PER LA GIORNATA MONDIALE DEGLI ANIMALI DA LABORATORIO

Il 24 aprile, Giornata mondiale degli Animali da Laboratorio, ha visto LEAL Lega Antivivisezionista in prima fila per ricordare la strage silenziosa di animali che, in tutto il mondo, vengono torturati e uccisi nel nome di una scienza che si rivela crudele, inutile e fallimentare.

Per queste vittime a Milano, Pavia, Modena, Torino, Ferrara, LEAL ha organizzato azioni con presidi, flash mob, volantinaggio ed esposizione di cartelli di denuncia.

Le città scenario degli eventi LEAL hanno laboratori di ricerca anche in vivo e sono state oggetto di contestazione e proteste da parte del mondo antivivisezionista, che vede al suo interno anche ricercatori, medici, chirughi, veterinari, biologi. Gli attivisti con cartelli espliciti hanno documentato la sofferenza animale e con la distribuzione di volantini hanno informato sulla possibilità dei metodi sostitutivi e sulla ricerca human based. La sezione LEAL Ferrara ha lasciato cartelli commemorativi della giornata sui cancelli dei laboratori di ricerca di Unife, oggetto di contestazione di LEAL per i crudeli esperimenti condotti sui macachi e su altri animali detenuti.

Gian Marco Prampolini, presidente LEAL ricorda: "I dati pubblicati recentemente dal Ministero della Salute indicano che il numero degli animali utilizzati e sacrificati nei laboratori italiani nel 2016 sono in aumento anziché in riduzione rispetto agli anni precedenti. Una strage quotidiana che avviene in ogni Paese del mondo e che viene giustificata come scienza. Ma non ha niente di scientifico, visto che la sperimentazione animale è metodo che non è mai stato validato. Si tratta quindi di un metodo inaccettabile eticamente ma anche fuorviante e dannoso: ad esempio nel 90% dei casi i farmaci testati sugli animali non superano le prove cliniche sull'uomo a causa del patrimonio genetico e del sistema immunitario che non solo è differente tra animali e uomo, ma varia da specie a specie".

LEAL dal 1981 finanzia borse di studio per lo sviluppo di tecniche sostitutive al modello animale che utilizzano l'unico modello veramente attendibile: l'uomo. E in quest'ottica di ricerca human-based è lo sviluppo di banche di conservazione di cellule, tessuti e organi umani. Inoltre promuove campagne sull'obiezione di coscienza alla quale possono ricorrere studenti, medici, infermieri e operatori grazie alla legge n.413/93.

IMMAGINI ALLEGATE

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mercoledì 25 aprile 2018

Rapporto ex Seileste-150t “Pianeta Terra”, una divagazione di Giuseppe Milite


Rapporto ex Seileste-150t “Pianeta Terra”, una divagazione di Giuseppe Milite


Racconto a cura di Giuseppe Milite – inedito

Dista dalla sua stella 325 vlm[2] ( circa 150 milioni di chilometri – UMU[3]). Compie intorno ad essa un’intera rotazione alla velocità 3,75 vlm/g[4] (circa 100.000 chilometri orari  – UMU).
La specie dominante che ha abitato il pianeta nell’ultimo periodo della sua evoluzione, suonava il tempo impiegato per questo intero ciclo, “anno”. Si stima che dalla sua formazione abbia compiuto tale rotazione più di quattro miliardi e mezzo di volte (circa 4.500 milioni di anni – UMU).
Fa parte di una galassia di 115.726 miliardi stelle e 103,286 miliardi di galassie, contenenti a loro volta, ognuna mediamente, 100 miliardi di stelle. È ancora sinergico, attualmente, all’universo multiversalmente denominato eX-Seileste-150t.  Negli ultimi cicli circumstellari della sua vita, grazie alle straordinarie proprietà acquisite attraverso continui ed epocali stravolgimenti, un interscambio costante con altri corpi celesti e la favorevole distanza dalla sua stella, riuscì a sviluppare una ragguardevole varietà di specie viventi, tantissime, straordinarie e sicuramente multiversalmente uniche.
Oggi che cominciamo a saperne di più di questo pianeta, possiamo sicuramente affermare che tra la miriade di quelli finora individuati, probabilmente era uno dei pianeti maggiormente e meravigliosamente prolifici. Allo stato attuale dei nostri studi risulta che verso la fine del suo percorso evolutivo, una specie in particolare, si sviluppò al punto di essere in grado, tra i propri individui, di comunicare in modo rozzo ma gradevole, originale e discretamente evoluto. Tale comunicazione avveniva attraverso una sorta di articolazione sonora emessa da uno strumento vocale contenuto all’interno della sommità del loro corpo. Probabilmente nella parte congiungente l’unità centrale di elaborazione dati, al resto della struttura. Quest’ultima si suppone fosse, energeticamente poco efficiente. Per denotare la loro specie ed il loro pianeta li suonavano rispettivamente, “umana” e “Terra”.  È certo che la specie si considerò intelligente. Anche se non fu mai in grado di comprendere le forme di comunicazioni (meno evolute, ma altrettanto espressive e la maggior parte suonanti) delle altre specie viventi abitanti lo stesso pianeta. Da quello che vedremo dopo, anche le comunicazioni tra la stessa specie, non devono essere state tra le migliori.
E’ oltremodo ormai assodato che in relazione alla dimensione ed alle risorse del pianeta si sia riprodotta oltre il sostenibile, a danno di altre specie suonate rispettivamente “animale”, alla quale, pur ritenendo di appartenervi amavano distinguersi per presunta superiorità, e la “vegetale”.  Anche in questo caso è stato commesso l’errore di specie dominante classico, definito convenzionalmente “squilibrio ecosistemico di base”.
Le tesi sopra esposte sono state ulteriormente confermate dal ritrovamento nello spazio, appena fuori il loro sistema stellare, di una massa di materiali ferrosi[5], sicuramente appartenente a questo pianeta. L’oggetto è stato scoperto, casualmente,  da un nostro esternauta in viaggio di ricognizione a bordo di una navicella a curvatura intermultiversale. Era ormai privo di controllo e preda dei flussi magnetici stellari esterni, vagava a 64.500 vlm (45 miliardi di chilometri circa – UMU) dal pianeta d’origine. Sostanzialmente una sorta di sonda rudimentale, sicuramente utilizzata per ispezionare i dintorni di quella che era la loro casa.
Ebbene in questo oggetto è stato ritrovato un disco di rame placcato in oro, (la scelta del materiale era stata opportuna), con incisioni ben conservate di suoni, immagini e informazioni fondamentali sul pianeta, dalle quali è stato facile evincere e in alcuni casi avvalorare, quanto sopra esposto.
Da ulteriori accertamenti, effettuati poi, su residui di materiali organici sicuramente attribuibili a questa specie e miracolosamente salvi, ed all’analisi oggettiva dell’intero contesto, si arrivati alla determinazione, con l’esclusione di qualsiasi dubbio, che la specie era effettivamente poco intelligente ed appena ai primi gradi evolutivi secondo convenzione VIMAS[6]  .
È d’altra parte ormai noto, che una specie vivente che attraverso la sua evoluzione sviluppi una minima capacità intellettiva, non è in grado di autovalutarla. Tutte le specie studiate finora che l’hanno fatto, hanno difatti, implicitamente dimostrato di non essere sufficientemente intelligenti da comprendere di non poter essere in grado di farlo. Va comunque detto che la giustificazione dell’errore commesso spesso è dato dall’impossibilità di confronto che queste specie poco evolute hanno.
Difatti, se incapaci di viaggiare, quantomeno nel sistema stellare esterno, e se non raggiunti, magari casualmente, da altre civiltà, essi non hanno tale possibilità di confronto. È riconosciuto ormai multiversalmente che solo attraverso il rapporto e il confronto con altre specie galattiche, extragalattiche o extrauniversali che è possibile definire il proprio grado di intelligenza secondo convenzione VIMAS. Essi, purtroppo, si confrontavano solo con specie a loro prossime e disponibili sul loro pianeta, in particolar modo con un loro antenato prossimo, per denotarla suonavano “scimmia”. Da qui la facile induzione all’errore.
Avvicinandosi al pianeta poi, è stato rilevato che è ormai ridotto ai primordi. Stime effettuate concludono che affinché possa essere riutilizzabile da qualche colonia multiversale, sia necessario un intenso lavoro di pulizia e ricostruzione. Naturalmente questo avverrebbe all’incirca in 6000 rotazioni intorno alla sua stella (o anche anni umani). Sono attualmente allo studio possibili interventi, che se valutati sostenibili, (vista la grave condizione ecosistemica) potrebbero ridurre questi tempi ad un terzo.
In prossimità del pianeta, nello spazio prossimo che lo circonda, si ritrovano una miriade di ammassi ferrosi. La cosiddetta “spazzatura spaziale di prossimità primitiva”, tipica delle civiltà ai primi gradini della scala evolutiva.  “Nonostante la nostra grande esperienza di navigazione universale esterna, non è stato facile passarci attraverso!”, “Mai vista una cosa del genere!”, “ Il caos che regnava fuori l’uscio di casa lasciava immaginare quanto potevano averne dentro!”.
Questi sono solo alcuni dei singolari commenti, dei nostri esternauti addetti alla missione esplorativa. Comunque erano sicuramente strumenti usati per l’esplorazione e le comunicazioni del pianeta. Molti di loro giudicati senza dubbio superflui. Esaminandoli si rileva la loro appartenenza a studi, costruttori e scopi diversi, (spesso, presumibilmente sospetti) e la confusione dei gruppi che li lanciava in orbita. Questo indica, inoltre, che quella che loro suonavano “umanità”, si era fortemente divisa in ordini e sottordini e che ognuno di essi aveva obiettivi e scopi molto diversi. Alcuni senza dubbio malvagi e di supremazia di razza, all’interno di specie. Riteniamo, come c’è capitato ormai di scoprire e di esser costretti a scrivere più volte, che anche in questo caso, e purtroppo temiamo non sarà l’ultimo, sia stata questa, con ragionevole certezza, la causa della loro autodistruzione. Il pianeta attualmente emette ancora un suono, molto verosimilmente associabile a quello che poteva essere un lamento umano, esso è ascoltabile già ad una distanza di 650 vlm ( circa 300 milioni di chilometri – UMU).

P.S. Dopo aver elaborato in particolare un suono, presente sul disco sopra menzionato, probabilmente di una specie che loro consideravano inferiore, veniva da loro suonata “balena”, ci siamo resi conto che è stato veramente un peccato non fossero stati in grado di interpretarlo.  Riuscirci avrebbe potuto significare la loro salvezza.
Gli umani ma anche le specie viventi a loro precedenti e contemporanee, vengono ormai multiversalmente ricordati come: i suonatori.




Note:
1. ^ Tempo multiversale coordinato (corrispondente al 27 Dicembre 2112 – Anni umani – UTC)
2. ^ Velocità della luce multiversale
3. ^ UMU (unità di misura umana)
4. ^ g = Unità di tempo atomico multiversale
5. ^ Voyager 1 (così si suonava),  vista la distanza del ritrovamento dal suo pianeta di origine, è probabilmente stata una delle prime  esploratrici del loro sistema stellare esterno. Quando ritrovata, dal suo interno veniva ancora inviato qualche flebile segnale all’indirizzo del suo pianeta d’origine, anche se ormai, nessuno avrebbe potuto più ascoltare. Fu probabilmente lanciata nell’ambito di qualche programma della NASA (sigla che riteniamo dovesse riferirsi al costruttore). Voyager 1 porta ancora con se, (nel rispetto del codice etico di esplorazione multiversale, dopo lo studio è stato riposto li dove trovato), un disco di rame placcato d’oro. Le immagini e i suoni in esso contenuti sono ritenuti ormai multiversalmente, unici e spettacolari. Le istruzioni per accedere alle registrazioni (anche se superflue) erano incise sulla custodia del disco.
6.^ Criteri di valutazione coefficiente intellettivo ed evoluzionistico specie viventi, multiversalmente riconosciuti ed accettati.


Nota: voglio precisare ai lettori che ne avessero bisogno, che questo breve racconto, pur se fantastico, contiene alcuni dati reali. Effettivamente la terra gira a 100.000 chilometri l’ora intorno al sole e l’intero percorso di rotazione, il cosiddetto “anno solare”, dura appunto un anno. In questo periodo la terra descrive, approssimativamente, un’ellisse intorno al sole, il cui perimetro è poco meno di 1 miliardo di chilometri. Il nostro sistema solare poi, con tutta la galassia che lo comprende, la via lattea, si muove a circa 3.5 milioni di chilometri orari per lo spazio infinito che la circonda. Quindi, anche se a noi sembra quasi tutto immobile, la nostra posizione nello spazio, cambia di migliaia di chilometri ad ogni istante.  L’universo a noi conosciuto, poi, si stima sia composto da 100 e più miliardi di galassie, e che ognuna di esse contenga a sua volta, 100 e più miliardi di stelle. Tutto questo esiste e si espande da circa 13,5 miliardi di anni. I valori espressi sono magari approssimativi, ma fortemente impressionanti. Ci danno la possibilità di intendere quanto sia infinitamente sconfinato lo spazio che ci circonda. Insomma, va bene, ma perché elencare tutti questi numeri, vi chiederete. Credo che farlo possa servire a ridimensionarci un po’. Siamo sì una creazione magnifica e straordinaria, ma pur sempre e comunque, miseri puntini di polvere aggregata, seppur di stelle. Credo ancora che servano a porci una domanda. Perché una mano divina o, se si vuole, complicati e meccanici eventi (quest’ultimi, a mio avviso, poco probabili), ci avrebbero assegnato tanto spazio da doverci sembrare infinito. Se pur da misero puntino anch’io, quale convintamente sono, immagino che la ragione possa, in fondo, essere semplice e che attraverso questa ragione appunto, si possa comprendere, quanto più è possibile per noi, comprendere. Al fine di guadagnare quindi, sempre più ragione, almeno qualche volta e solo per chi dovesse per se, ritenerlo opportuno, eseguiamo il seguente esercizio: di sera, in belle sere, con la coscienza dei numeri sopra esposti ben a mente, alziamo gli occhi al cielo, inspiriamo, osserviamo il firmamento e poi riflettiamo espirando. Ripetiamo l’esercizio più volte. L’assiduità e la costante ripetizione di sera in sera, del suddetto esercizio, nei soggetti che sono afflitti da narcisismo, egoismo e materialismo, comporterà una lenta ma continua remissione dei sintomi